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Il Segretario Generale della Camera di Commercio: “A Verona per raccontare un territorio straordinario e i suoi vini di eccellenza”


“Torniamo al Vinitaly dopo due anni di stop con 89 imprese e i nostri vini di grande qualità. Abbiamo un nuovo allestimento e il nostro claim sarà “L'Irpinia, una terra da raccontare”. Saranno quattro giorni da vivere da protagonisti”.

A pochi giorni dal taglio del nastro della 54esima edizione del Salone Internazionale dei vini e dei distillati, previsto a Verona Domenica 10 aprile, Luca Perozzi, Segretario Generale della Camera di Commercio di Avellino, l’ente che guiderà, con a capo il Commissario Straordinario Gaetano Mosella, la spedizione irpina, non nasconde la sua soddisfazione per la qualificata partecipazione dei produttori alla quattro giorni di eventi, degustazioni tecniche, prestigiose verticali, walk around tasting, aree tematiche e focus sui principali mercati.


“In piazza Irpinia – continua – sono in programma diversi eventi di presentazione dedicati ad un territorio affascinante e ricco di tradizioni, che può ritagliarsi un suo spazio nel turismo di settore. È inoltre prevista la premiazione delle 19 imprese che hanno ottenuto la certificazione “Ospitalità italiana” e Coldiretti presenterà il distretto agroalimentare di qualità che sarà incentrato proprio sul vino”.

L’Irpinia torna al “Vinitaly” forte di numeri che, nonostante la pandemia e più di recente la guerra in Ucraina, fotografano un settore in forte ripresa, anche sui mercati internazionali.

Dai dati Istat sul commercio estero, nel 2021 l'export di vino in provincia di Avellino è stato di oltre 21 milioni di euro, con un incremento di +6,8% e +1.350.874 euro in valore assoluto rispetto al 2020. A fronte di una riduzione verso l'Europa di -9%, si registra un incremento di +33,9% rispetto all'America settentrionale e +35,5% rispetto al mercato asiatico. Un trend che fotografa un netto cambiamento di rotta: nel 2019, infatti, l'Europa pesava più del 60% sull'export provinciale di vino, mentre l'America del nord (USA e Canada) meno del 25% e l'Asia poco meno del 10%.

“Nel 2021 – osserva Perozzi - è stato raggiunto, anzi superato, il valore pre pandemico relativo al commercio estero. Gli incontri previsti a Verona con i buyer internazionali e la stampa specializzata consentiranno alle nostre aziende di rafforzare ulteriormente la loro posizione sui mercati internazionali. Il vino non è il primo settore economico di questo territorio - sottolinea il Segretario Generale dell’Ente camerale – dove le esportazioni contano circa 21 milioni di euro su poco meno di un miliardo e settecento milioni di euro di esportazioni totali. Diversi anni fa, però, il vino fu individuato come prodotto di riferimento, in grado di rappresentare al meglio l’identità e l’inimitabile qualità delle produzioni di eccellenza irpine. E noi ci siamo mossi in questa direzione, nel segno di un territorio straordinario”.

Per quanto riguarda la produzione di vini a denominazione di origine (Greco di Tufo Docg, Fiano di Avellino Docg, Taurasi Docg e Irpinia DOP) nel 2021 sono circa 76 mila gli ettolitri di vini prodotti e certificati dalle cantine irpine, pari a circa 10 milioni e 130 mila bottiglie, con un incremento del 10% rispetto al 2020. Dati che riportano la nostra provincia allo stesso livello del 2019, prima cioè che le restrizioni imposte dall'emergenza Covid creassero grandi difficoltà a tutta la filiera.

“Vinitaly rappresenta una straordinaria opportunità per tornare in vetrina, dopo due anni di pandemia, con le migliori produzioni vitivinicole della provincia. L’Irpinia – conclude Perozzi – vuole essere protagonista, raccontando un territorio unico dal grande fascino”.