L'Asl Avellino ribatte all'Ordine dei Medici, " Maggiore rispetto per i giovani delle Unità Mobili"

Con riferimento alla nota dell'Ordine dei Medici di Avellino pubblicata dagli organi di stampa in data 21.04.2020, l'ASL di Avellino precisa quanto segue:
Altro che limitazione, è un provvedimento volto a garantire ancor di più la trasparenza rispetto ai servizi resi e ai risultati ottenuti e a favorire la più ampia partecipazione della popolazione, anchecon particolare riferimento alle vicende umane del personale del Frangipane, relative soprattutto ai primi giorni dell’emergenza, quando gli operatori del nosocomio di Ariano sono stati messi a dura prova dal cospicuo numero di ricoveri per il Covid.
- bollettini giornalieri con totale tamponi positivi e comune di provenienza,
- totale test rapidi e relativo esito, divisi per categoria dei soggetti destinatari,
- informazioni utili circa i servizi attivati sul territorio (Unità mobili, Centro di Ascolto Empatico, ecc.),
- descrizione della situazione dei Presidi Ospedalieri, con particolare riferimento al P.O. di Ariano Irpino (totale pazienti ricoverati, divisi per reparto Covid e Terapia Intensiva, totale positivi, negativi e in attesa di tampone),
Inoltre sono state effettuate, su richiesta delle singole testate, interviste al Direttore Generale, Sanitario e di Presidio, ai dirigenti di Dipartimenti e Unità Operative e, più in generale, agli operatori sanitari, oltre a video informativi diffusi tramite i mezzi di informazione e tramite i social, come quello tenuto da ultimo dal Direttore Generale nella giornata di ieri del 20.04.200.
Per quanto attiene alle proposte formulate dal Presidente dell’Ordine dei Medici, volendone cogliere lo spirito collaborativo - e sorvolando sulla tardività - pare opportuno, ai soli fini di dare efficacia ad un’azione sinergica tra Azienda e Ordine, sempre auspicata da questa Direzione strategica, muovere dai dati di fatto:
Il referto delle analisi effettuate dai giovani medici delle Unità Mobili ai singoli soggetti è statoe viene trasmesso ai relativi MMG, affinché gli stessi procedano alla prescrizione del piano terapeutico, garantendo così il monitoraggio e il sostegno a domicilio dei pazienti Covid (o sospetti) non ospedalizzati e “sgravando” i MMG dal “delicato” compito della visita a domicilio, effettuato con grande senso del dovere dai giovani medici delle Unità mobili (il cui operato richiederebbe l’apprezzamento non solo dell’ASL).
Si rinnova l'apertura al dialogo, nei luoghi e nelle sedi opportune, nella convinzione che una presa d’atto del lavoro compiuto e un maggiore spirito collaborativo possano portare beneficio alla categoria dei medici, all’Azienda, ma soprattutto alla popolazione irpina.