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Aree interne: l'Agrifood riparte da Mirabella sulle potenzialità del Biologico e l'Integrato per nuove occasioni di sviluppo

Riprendono gli incontri di Biologicamente con gli operatori del settore. Oggi 18 Novembre 2022 alle ore 18,30 al Mirabella Hotel di Mirabella Eclano in provincia di Avellino (Via Bosco S. Prisco) discuteremo di "Agricoltura nelle aree interne: con il Biologico e l'Integrato Certificato nuove occasioni di sviluppo". Parteciperà il Presidente dell’Ordine degli Agronomi e Forestali di Avellino Antonio Capone, il Presidente di Terramore Carmine Papace, il Direttore di Terramore Demetrio Esposito. Si discuterà di “Sostenibilità in agricoltura per aumentare la qualità e il valore delle produzioni" con l’agronomo Carmine Maisto e di “Certificazioni dell’Agrifood come strategia nella sostenibilità” con la tecnologa alimentare Eliana Glielmi. Un appuntamento riservato ai tecnici per ragionare sulle potenzialità delle aree interne del territorio campano, partendo dagli attuali indicatori di produttività e redditività. 


“Esiste una domanda molto forte sulla fruibilità delle aree interne che chiede prodotti tipici, gastronomia di qualità e itinerari turistici naturali ai quali dare risposta - commenta il Presidente di TerrAmore Carmine Papace - con Biologicamente diamo voce a questo mercato inespresso, sostenibile e che dà spazio al biologico e ai prodotti certificati Sqnpi. Dobbiamo sentirci responsabili della terra come risorsa vitale ed ecosistemica non rinnovabile ed attivarci come produttori, consumatori e cittadini per favorire la crescita di quel tessuto sano composto da operai agricoli, piccoli coltivatori, allevatori, apicoltori, pastori e pescatori, appassionati di agricoltura, consumatori critici, laureati e professionisti del settore, attenti alla tutela dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente. Oggi siamo qui per questo”.


Le aree interne che hanno una loro vocazione specifica fortemente boschiva oltre che legata ad un patrimonio di prodotti agricoli e specialità gastronomiche con un forte richiamo, devono potenziare una rete di marketing territoriale che valorizzi le filiere produttive locali. “Per il raggiungimento di questi obiettivi, è necessaria la messa a fuoco di percorsi e di itinerari di qualità oltre alla convergenza di intenzioni e risorse senza le quali i piccoli produttori restano soli - commenta Demetrio Esposito Direttore di Terramore - le aree interne infatti sono significativamente distanti dai principali centri di offerta di servizi essenziali e devono  riuscire a maturare una capacità di accoglienza e risposta alle esigenze di potenziali visitatori e non sempre esiste un sistema reale adeguato. D’altra parte la loro forza è nel disporre di importanti risorse ambientali (risorse idriche, sistemi agricoli, foreste, paesaggi naturali e umani) e risorse culturali (beni archeologici, insediamenti storici, abbazie, piccoli musei, centri di mestiere). sono un territorio profondamente diversificato e interessante da scoprire con insediamenti antichi da valorizzare”.