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Bagnoli Irpino - Le tre bestie feroci e la storia del panino a forma di croce

 


Un antico detto bagnolese recita: Tre so’ re bbestie feroci: Santu Marcu, l’Arcangilu e la Croci. Questo detto ha la sua origine nella tradizione popolare che prevedeva con l’arrivo della festività di San Marco l’inizio delle rogazioni e delle benedizioni delle acque, degli animali e delle campagne e del paese.

Queste le  ricorrenze:  San Marco il 25 aprile, la Croce o la Pietà il 3 maggio, l’Angelo l’8 maggio, come ci ricorda don Stefano Dell’Angelo nei suoi "Estratti di storia della chiesa bagnolese" , sono ancora ricordate, per le chiese che testimoniano la devozione dei tempi passati e perché i tre “santi” sono raffigurati o hanno un collegamento con un animale simbolico: San Marco è raffigurato con il leone alato, richiamo biblico e fa riferimento al “leone di Giuda”, figlio di Giacobbe; la Croce è la vittoria sul serpente dell’Eden, per cui nel passato alla base della croce veniva attorcigliato un serpente; l’Angelo ricorda le apparizioni dell’Arcangelo San Michele sul Gargano, il quale, secondo la narrazione biblica della sua vittoria su Lucifero, è raffigurato nell’atto di schiacciare la testa al serpente infernale.

Le rogazioni sono, nel cattolicesimo, processioni propiziatorie sulla buona riuscita delle seminagioni, arricchite di preghiere e atti di penitenza. Hanno la finalità di attirare la benedizione divina sull'acqua, il lavoro dell'uomo e i frutti della terra. Si distinguono in "maggiori" nella giornata del 25 aprile e "minori" nei tre giorni che precedono la festa dell'Ascensione che ricade il 3 maggio.

In tale spirito - continua don Stefano Dell’Angelo - l’antica usanza viene rinnovata e valorizzata nel quadro dell’Anno Liturgico e delle varie situazioni ecclesiali. Noi a Bagnoli il 25 aprile a San Marco facevamo le Rogazioni comunitarie e la benedizione delle acque perché la zona ha molte sorgenti (ed essendo le sole rimaste valgono per le acque, per il paese e per la campagna). Il 3 maggio alla Pietà facevamo le Rogazioni per le campagne perché il luogo domina le campagne di Bagnoli e l’8 maggio alla chiesa dell’angelo facevamo le Rogazioni per il paese in quanto la chiesetta dall’alto sovrasta l’abitato di Bagnoli. Chiaramente erano tre processioni penitenziali che partivano dalla Chiesa Madre e seguendo una croce di legno si raggiungeva il luogo stabilito, dove dopo le litanie dei santi e altre preghiere il sacerdote impartiva la benedizione con l’acqua benedetta.

In queste occasioni i bagnolesi accompagnavano ai riti religiosi, la tradizione di consumare nelle campagne circostanti le chiese un panino realizzato in quei giorni a forma di croce farcito con ricotta o frittata a seconda della festività. Il panino di San Marco era infatti farcito con la ricotta, quello della Pietà con la frittata. “Tale tradizione - sostengono Ermenegildo Parenti e Giuseppe Dell’Angelo nel loro libro “Bagnoli Irpino e le loro radici cristiane” - ha origini antiche e molto incerte, legate certamente al fatto che le spighe cominciano a formarsi proprio in questo periodo dell’anno. Basti pensare che i romani veneravano proprio nello stesso giorno del 25 aprile il dio greco-egiziano Serapide, rappresentato con un moggio di grano in testa e Robigo, divinità del grano e della ruggine del grano una malattia del frumento provocata da un fungo”.

Secondo Aniello Russo, storico locale e autore di diversi libri sulle tradizioni, gli usi e i costumi bagnolesi, "la croce rinvia al sacrificio di Cristo e richiama la ricorrenza della Pasqua nel tempo di primavera, mentre la ricotta festeggia il ritorno dei pastori dalla transumanza. Rimettendo piede nella loro terra, i pastori costruivano i recinti provvisori nella parte bassa del paese, perché in montagna i pascoli non erano ancora pronti, in quanto la neve durava nelle valli e nelle radure fino a giugno inoltrato. Al loro ritorno, nel primo giorno di lavorazione del latte i pastori un tempo donavano la ricotta alla comunità tutta; in questo modo essi scioglievano il voto fatto a S. Marco per la protezione ricevuta durante il lungo viaggio di spostamento del gregge da Terra di Lavoro alla terra dIrpinia".

Quale sia la vera origine di questa tradizione non è dato saperlo, nelle giornate del venticinque aprile e tre maggio vige ancora nei bagnolesi, acquistare i famigerati panini a croce sfornati dai forni locali per l'occasione e consumari dopo aver ascoltato la Santa Messa.  - G.T