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Da Paestum a Napoli - La lastra del Tuffatore sbarca al Museo Archeologico Nazionale

Il comitato scientifico del Parco Archeologico di Paestum ha approvato il trasferimento della lastra dipinta del Tuffatore, proveniente da una tomba di Paestum del V secolo a.C., unica nel mondo.
La tomba andrà a Napoli dove sarà esposta nella mostra “Mito e Natura: dalla Grecia a Pompei”. Così è stato comunicato dal Direttore Gabriel Zuchtriegel, che ha preso servizio a novembre in seguito alla riforma Franceschini.
La mostra, che è stata inaugurata quest’anno a Milano nell’ambito di Expo, si aprirà il 24 febbraio al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Il Tuffatore di Paestum è uno dei caposaldi del percorso.
“La decisione non è stata facile”, spiega Zuchtriegel, ricordando che “la lastra del Tuffatore è probabilmente l’opera più emblematica e affascinante che abbiamo a Paestum”. Sono però necessari dei lavori di ristrutturazione e ammodernamento nella sala che ospita la Tomba del Tuffatore.
Inoltre, si prospetta di ripristinare la fontana di Carlo Alfano, situata vis à vis con la lastra nel giardino del Museo per creare un “dialogo tra arte antica e arte moderna”. Per questo, e per l’alto valore culturale e pubblicitario della mostra a Napoli, il comitato avrebbe accettato il trasferimento al capoluogo campano. “Noi la vediamo così: – afferma Zuchtriegel – utilizziamo i mesi della mostra a Napoli per abbellire la "casa" del Tuffatore. Al suo rientro troverà una bella sorpresa: un ambiente più accogliente e più adeguato e la fontana di Alfano funzionante e splendida”.
Zuchtriegel ha annunciato che la ristrutturazione della sala del Tuffatore e della fontana prevedono il coinvolgimento di sostenitori privati pronti a contribuire al rilancio dei Beni Culturali. Il progetto sarà un “assaggio di quello che andremo a realizzare nei prossimi anni nel Museo, tenendo conto sia dell’immenso patrimonio archeologico sia di quello storico-artistico, a partire dallo stesso edificio museale, che è un monumento importante dell’architettura novecentesca italiana.”