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Il caso Eipli: da 35 anni dichiarato soppresso ma...indispensabile

L'attualità consegna alle cronache il caso degli enti dichiarati inutili al vaglio delle scelte e delle azioni del Governo per rilanciare l'occupazione attraverso tagli mirati per "dimagrire" il superfluo. La stampa nazionale porta in evidenza il caso Eipli, l'Ente per lo sviluppo dell'irrigazione in Puglia, Lucania e Irpinia . Il suo compito e' dare soluzioni all' approvvigionamento idrico: un compito delicato, nonostante da ben 35 anni l'Ente e' stato messo in liquidazione da una legge dello Stato. L'Eipli invece e' stato prorogato nella sua attività decreto dopo decreto, sebbene dal 2002 e' attiva Acqua Spa, società a capitale pubblico a cui sono state formalmente, ma non effettivamente trasferite le funzioni dell'Ente soppresso. Da 17 anni si alternano commissari e vice commissari nominati dal Governo, tanto da far ritenere l' Ente "indispensabile" al Mezzogiorno d'Italia con una dotazione di 140 dipendenti compreso un responsabile dell' Ufficio di Gabinetto nel mirino del " Quotidiano della Basilicata" per lo stipendio notevole rispetto all'inquadramento iniziale. Dossier parlamentari e rapporti della Corte dei Conti spesso evidenziano i ritardi e le difficoltà per bonificare la palude degli enti- zombi, ma " l'azionista" riesce sempre a prorogare l'attività con i relativi costi. Il caso Eipli non e' isolato ma e' tipico dell'Italia che vuole estirpare la gramigna, in alcuni casi presunta, ma non ci riesce. Sono i misteri irrisolti delle tardive incorporazioni e dei lacciuoli della politica...
