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La Campania migliore: Il Gruppo Mataluni e il suo olio, presto un mega stabilimento in Valle Caudina

Nella recessione che sta colpendo da anni la nostra regione, manifestandosi con decine di vertenze e drammatiche chiusure, fortunatamente, esistono anche degli esempi positivi: imprese che hanno resistito alla crisi, che con coraggio stanno affrontando il mercato estero e che hanno grandi progetti da realizzare nei nostri territori, sempre di più abbandonati dalla buona politica e bistrattata da burocrazia e altri ostacoli assurdi. Il gruppo Mataluni, sorta attorno all’omonimo oleificio di Montesarchio, è una di queste. Dopo aver rilevato, da due anni per 30 milioni di euro,  lo storico marchio Olio Dante si appresta a realizzare, tempo due anni per un investimento di circa 70 milioni di euro, un mega impianto di raffinerie d’olio in Campania, con un importante numero di assunzioni e una forte attenzione alla ricerca. Un modo come un altro per dire che una Campania diversa esiste ed è straordinariamente vitale, dinamica e creativa.
Il gruppo beneventano è il secondo produttore di olio al mondo, dopo quello spagnolo Sos proprietario in Italia di marchi come Bertolli Carapelli e Sasso, grazie all’intuizione del presidente Biagio Mataluni che trasformò un frantoio in chiave industriale, lavorando sodo all’ombra di altri marchi: principalmente per supermercati, importatori esteri e altre imprese olearie italiane. Oggi quella intuizione fattura 250 milioni di euro producendo e commercializzando 100 milioni di litri d’olio con 19 etichette di proprietà e 180 di clienti sparsi in 20 paesi. Dopo almeno vent'anni di duro lavoro al servizio di altre etichette private è arrivato il grande salto con l’acquisizione dal colosso iberico di undici marchi, dei quali Dante è il più famoso; riportato così in patria un marchio storico. “Ho preso in mano l’azienda nel 1980- afferma orgoglioso il presidente Mataluni-. Cominciai ad investire in tecnologie innovative, associando agli antichi metodi di lavorazione delle olive una moderna filosofia di produzione industriale. E fu la svolta. Ora ci apprestiamo a realizzare una delle più grandi raffinerie d’olio d’Europa, un impianto dalla capacità produttiva di un milione di chilogrammi al giorno”. Il tutto nel nostro territorio: “Siamo partiti da Montesarchio, paese della Valle Caudina, da qui siamo partiti, qui siamo cresciuti, qui rimarremo ”. Attenzione verso l’innovazione che non si è fermata: “Al nostro centro ricerca destiniamo il 5% del fatturato e in vista dei nuovi investimenti 15 assunzioni saranno dedicate proprio ad ingegneri e tecnologi “. Le assunzioni che riguarderanno il nuovo stabilimento saranno 50: “Non si guarda soltanto a profili tecnici- afferma il patron-. Per lavorare in raffineria contiamo di assumere solo 20 operai, mentre altre 15 unità andranno a rafforzare la squadra che si occupa di marketing e comunicazione”. Proprio su questo aspetto della strategia aziendale Mataluni ha puntato, con successo, tante fiches; non solo con l’operazione “Olio Dante”, ma anche con sponsorizzazioni illustri come il Napoli calcio, la Benetton Treviso rugby e la Biennale di Venezia: “Una scelta che ci ha premiati, contribuendo alla crescita del 10% sul fatturato 2010”.