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La neve? E' 'na livella...

La neve è 'na livella... Teoria rivisitata. E mentre l'intero Stivale trema per i 'bliz' della Guardia di Finanza, l'Irpinia trema (di freddo) per il Bliz..zard dei Paesi Baltici. Di vento trattasi ma a guardar bene sotto la spessissima coltre bianca che ha ricoperto l'Irpinia sembra che si siano appiattite le 'caste'. Spalano i medici, spalano i contadini, spalano i vecchi, spalano i giovani, spalano gli uomini e spalano le donne . Sommersa dalla neve una 500 potrebbe essere facilmente spacciata per una Mercedes. Le erbacce incolte potrebbero essere giardini. Le bionde e le more sono uguali mascherate dai cappelli. Le lamentele vengono da Destra e da Sinistra (ma per questo non serviva la neve). Le soluzioni da nessuna delle due ( ed anche per questo si poteva comunque evitare la neve). Ma immersi nel maltempo, torniamo ad essere Lupi. Viene fuori lo spirito di adattamento, la pazienza, la testardaggine, anche la rabbia ma certamente è chiaro che abbiamo la scorza dura. E allora viene fuori l'Irpinia dell'impegno vedi l'esempio di Aquilonia dove i giovani 'I ragazzi con le pale' stanno liberando gli accessi delle case dalla neve. L'Irpinia della solidarietà risvegliata dall'appello di Franco Arminio che scrive su Facebook “E' il momento di aiutare gli anziani e gli alberi. mi rivolgo a tutti, ma specialmente ai ragazzi dei paesi, quelli irpini in particolare. uscite con mazze e scope, andate a scuotere gli alberi, andate nei vicoli dove ci sono gli anziani soli, basta anche un visita, un pezzo di strada che si apre è un grande conforto. la neve è uno spettacolo, fate pure le foto, magari ci sarà tempo anche per uscire con le slitte nei prossimi giorni, ma adesso è il momento di uscire. sono appena tornato da un giro nel mio paese. la situazione comincia a essere preoccupante. oggi pomeriggio niente computer ragazzi.....chiamate gli amici, fate sentire che ci siete, portate il vostro fiato caldo in giro nei paesi”. L'Irpinia del lavoro con l'immenso impegno dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile, dei tecnici dell'Enel, dell'Alto Calore. Torna l'Irpinia della tradizione, delle famiglie vicino al fuoco e dei pranzi eccessivi (nonostante gli scaffali vuoti nei supermercati). C'è l'Irpinia della creatività esplosa a Montella nella costruzione di fantastiche strutture di ghiaccio che hanno impegnato grandi e piccini. C'è l'Irpinia del 'Te l'avevo detto' quella che ammira i medici e il personale dell'Ospedale di Bisaccia, prossimo alla dismissione, e quelli che sorridono amaramente di fronte all'inaccessibile eliporto di Sant'Angelo dei Lombardi. C'è l'Irpinia delle passeggiate perchè, semplicemente, la neve ti costringe a parcheggiare la macchina che, con la benzina alle stelle, non è nemmeno tutto questo dramma, quindi c'è l'Irpinia dello sport, anzi no... quella c'è sempre quindi, gentile Regione Campania, i maestri di sci potevamo farli aspettare...
A dirla tutta c'è anche l'Irpinia del disagio, dei ritardi, del sale che comincia a scarseggiare, di un pizzico di inefficienza che non manca mai. E come dimenticare gli speculatori, quei commercianti che in questi giorni fanno pagare una pala o una catena da neve come se fossero ricoperte d'oro. Quei politici che approfittano del disagio per denigrare la parte avversa o per incensare la propria. Gente che ulula alla luna. Ma la teoria rivisitata vale anche per loro...la neve è 'na livella. E poi in fondo (ma in fondo in fondo) i licantropi sempre lupi sono.