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Ricci e Manzo confermano le dimissioni:"Era necessario dichiarare il pre-dissesto"

Nessun passo indietro per gli assessori Paolo Ricci e Annamaria Manzo: per divergenze con il resto della giunta in merito al Bilancio comunale di Avellino non faranno più parte della squadra di Paolo Foti, quel sindaco che per primi e personalmente li aveva scelti. La conferenza stampa di questa mattina ha avuto il merito di chiarire le cose, le dimissioni sono irrevocabili e sono state presentate nella serata di ieri dopo la riunione dell’esecutivo, durante la quale l’assessore alle Finanze, Angela Spagnuolo, ha avanzato la sua proposta in vista dell’approvazione del Bilancio."La Spagnuolo è stata la prima a definire la sua proposta 'debole' - ha spiegato Ricci."Una sorta di pre-dissesto “in house”- ha precisato poi Manzo.
Gli ex assessori, inoltre, hanno consegnato alla stampa il verbale con le dichiarazioni rilasciate in sede di giunta che hanno evidenziato alcune vicende elencate in vari punti.
Ricci e Manzo, dopo aver ascoltato la relazione dell’assessore Spagnuolo, aver letto la relazione dei revisori dei conti del 23 ottobre scorso e aver valutato il peggioramento delle condizioni finanziarie dell’ente riferibili: 
a) allo stato di riscossione delle entrate:
 b) alla disponibilità di cassa e alle scadenze finanziarie che si approssimano; 
c) alla debitoria fuori bilancio accertata, ancora latente ovvero derivante da giudizi in corso; 
d) al continuo maturare di interessi e oneri finanziari passivi;
 e) alle obbligazioni derivanti da riconoscimenti, accordi e transazioni in scadenza; 
f) al protrarsi da anni della situazione di stallo nella cessione del patrimonio comunale;
 g) all’impossibilità di far fronte validamente ai crediti liquidi ed esigibili di terzi nei confronti dell’ente, come ampiamente dimostra l’evoluzione nel tempo della debitoria per interessi e spese legali, «ritengono –si legge nel testo- non potersi condividere la odierna proposta del sindaco e del predetto assessore al ramo"
 La soluzione? Per Ricci e Manzo era unica: il pre-dissesto, come stabilito anche nel Tuel all’articolo 243-bis, noto tecnicamente con la definizione di “Procedura di riequilibrio finanziario pluriennale”.
"Tale procedura –ha spiegato Manzo- avrebbe garantito un controllo costante della Corte dei Conti nei confronti dell'ente". Oltre alle mere questioni finanziarie, quel che sembra preoccupare di più i due sono i debiti fuori bilancio potenziali relativi a contenziosi ancora in atto. Nell'esempio di Manzo vengono evidenziati tre esempi lampanti che ammonterebbero rispettivamente a 10 milioni, 6 milioni e 2 milioni di euro.
"Abbiamo ritenuto- ha spiegato Ricci- che non ci fossero elementi di novità rispetto al passato pur confermando la stima e l' amicizia nei confronti di sindaco e giunta.
Ad inizio della conferenza stampa, inoltre, sia Manzo che Ricci hanno ripercorso". Una tegola pesante sulla gestione Foti che sarà chiamato ad una profonda riflessione per continuare serenamente nel suo percorso e, magari, ridiscutere alcune scelte. Il chiarimento consegnato alla stampa  dei due assessori -tecnici  apre importanti "squarci" sulla vita amministrativa dell'Ente capoluogo. Da una parte l'applicazione delle norme, dall'altra la "politica" che deve fare i conti con le scelte del passato e sulla discontinuità che pure deve essere applicata in momenti di debolezza nei vari bilanci comunali. Per Foti si apre pertanto un punto interrogativo che farebbe bene a riempire con contenuti e decisioni rigorose in applicazione del Tuel: Manzo e Ricci con la loro decisione hanno evidenziato ancor di più i dubbi esistenti sulla condizione finanziaria della città capoluogo e spetta alla politica la scelta per garantire l'Ente anche attraverso il costante controllo della Corte dei Conti. Il resto, così come appare la situazione finanziaria e' solo politichese....