Tu si nat in Italy

Coldiretti "Un litro di benzina costa più di un Kg di broccoli colpiti dalla neve"

Raffica di aumenti sulla rete carburanti italiana. Con la benzina che a livello internazionale e' ai massimi dall'inizio di settembre 2011 e il diesel al top da meta' novembre, tutte le compagnie hanno deciso di seguire la mossa di ieri di Eni e questa mattina hanno messo mano ai prezzi praticati dei due prodotti. In particolare, Esso ha ritoccato di 0,3 centesimi la verde e di 0,5 cent il gasolio, IP rispettivamente di 2 e 1 cent, Q8 di 1,1 e 0,7 cent, Shell di 1 e 0,5 cent, Tamoil di 0,5 e 1 cent e, infine, TotalErg di 0,5 cent entrambi. Aumenti non ancora pienamente assorbiti a livello di prezzi praticati sul territorio, che inevitabilmente saliranno ancora nel fine settimana bruciando l'ennesimo record. Gia' oggi la benzina ha superato la soglia di 1,8 euro/litro nella media nazionale ed e' ad un soffio da 1,9 nelle punte massime, mentre il diesel e' oltre 1,74 euro/litro con picchi di oltre 1,77 euro/litro. In salita anche i prezzi degli impianti no-logo, che nelle regioni del Centro-Sud si avvicinano alle petrolifere seguendo la pressione dei mercati internazionali. Questo il quadro che emerge dal consueto monitoraggio di quotidianoenergia.it in un campione di stazioni di servizio che rappresenta la situazione nazionale.
''Piu' nel dettaglio, a livello Paese, il prezzo medio praticato della benzina (in modalita' servito) va oggi dall'1,795 euro/litro degli impianti TotalErg all'1,805 di quelli Tamoil (no-logo in ascesa a 1,727). Per il diesel si passa dall'1,734 euro/litro di Esso all'1,742 di Tamoil (no-logo a 1,642). Il Gpl e' tra lo 0,784 euro/litro di Shell e lo 0,801 di Q8 (no-logo a 0,752)'', conclude la nota. 
Piuttosto pittoresca ma efficace l’analisi di Coldiretti che fa sapere che “Il prezzo di un litro di benzina alla pompa ha sorpassato quello di un chilo di broccoli (1,80 euro al chilo), di finocchi (1,75 euro al chilo), di carote (1,30 euro al chilo) e di arance tarocco (1,55 euro al chilo) che hanno subito gli effetti del maltempo”. La questione ha radici profonde come spiegano dall’associazione di rappresentanza e assistenza dell'agricoltura italiana “Si tratta - sottolinea la Coldiretti - dell'effetto piu' evidente dei cambiamenti in atto nella distribuzione della spesa degli italiani. La spesa per trasporti, combustibili ed energia elettrica delle famiglie italiane ha sorpassato quella per gli alimentari e le bevande ed insieme assorbono quasi il 40 per cento delle spese degli italiani. Si tratta in realtà di due voci strettamente connesse in un Paese come l'Italia dove l'88 per cento dei trasporti commerciali avviene su gomma. Benzina, trasporti e logistica che incidono complessivamente per circa un terzo sui costi della frutta e verdura e solo nelle campagne - sottolinea la Coldiretti - il caro gasolio con un aumento del 58 per cento ha provocato un aggravio di costi stimabile in 400 milioni di euro su base annua. A subire gli effetti del record nei prezzi - continua la Coldiretti - è però l'intero sistema agroalimentare dove si stima che un pasto percorra in media quasi 2mila chilometri prima di giungere sulle tavole. A subire il maggior aggravio sono i prodotti importati che devono percorrere lunghe distanze prima di giungere a tavola e per questo - conclude la Coldiretti - il caro benzina spinge verso il consumo di prodotti locali e di stagione”.