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Famiglie irpine sempre più indebitate: +43% rispetto al 2008

Dall'inizio della crisi economica del 2008, l'indebitamento medio delle famiglie italiane è aumentato del +36,4%, cioè su ogni nucleo familiare grava un debito, nei confronti delle banche, di circa 20mila euro.
E' quanto emerge dalla periodica rilevazione sull'indebitamento medio delle famiglie italiane realizzata dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre. Curioso il caso della provincia di Avellino. In Irpinia infatti da settembre 2008 a settembre 2011 il debito delle famiglie è aumentato del 43,1%: si tratta del dato peggiore tra le province campane (Napoli +38,6% ; Benevento +39,3% ; Caserta + 42,6% ; Salerno +42,5%), il 18esimo in Italia. Nonostante questo, con un debito di 10.233 euro in media a famiglia, Avellino si posiziona all'ottavo posto tra le province più "virtuose", cioè quelle in cui l'indebitamento medio è più basso. Questo perché il debito incide soprattutto sui nuclei familiari meno abbienti e che risiedono nelle grandi aree metropolitane, dove il costo della vita è maggiore.
I dati fanno riferimento ai debiti medi contratti dalle famiglie consumatrici con il sistema bancario ai fini dell'accensione di mutui per l'acquisto della casa e di beni mobili, ma anche per il finanziamento di opere di ristrutturazione di beni immobili e per il credito a consumo. Gli esperti della Cgia di Mestre fanno inoltre notare che le province più esposte sono quelle che presentano redditi più elevati, il che significa che l'indebitamento è fortemente condizionato dalla tendenza, da parte delle famiglie più ricche, ad accendere mutui dopo l'avvento della crisi finanziaria.