Tu si nat in Italy

Il sottosuolo ...borbotta. RIAPRITE IL CIMA!

( di Antonio Porcelli) - Non ho mai voluto dare spazio alle piccole scosse di assestamento registrate negli ultimi tempi per evitare il diffondersi del panico in zone martoriate dall'evento luttuoso del novembre '80. La cautela impone di scegliere sempre la notizia e spesso si resta allibiti di fronte al massacro mediatico tra la scelte utili e quelle di contorno che servono solo ad alimentare paure e il risveglio di drammi sopiti. Dopo questa notte, il risveglio impone una riflessione sugli effetti della natura e del suo monitoraggio ambientale. Senza giri di parole, dopo la grande sofferenza per l'emergenza neve che ha avvolto gran parte del territorio, con maggior recrudescenza in Alta Irpinia, è tempo di sollecitare gli organi preposti alla riapertura del Centro Irpino per l'innovazione del monitoraggio ambientale (Amra Cima). Una struttura chiusa all'interno del locale presidio della Protezione Civile, costruito, insieme ad altri centri del genere, grazie ad un finanziamento europeo di circa 12milioni di euro. Le strutture del Cima sono abbandonate e il personale mandato a casa dopo che i contratti a termine sono scaduti nel dicembre 2010. Il Cima nato nel 2007, ha raccolto apprezzamenti da diversi scienziati impegnati nell'avanguardistico progetto di monitoraggio ambientale e della prevenzione. Da Santa Lucia rassicurano che la riapertura dell'Amra Cima è già nell'agenda dell'esecutivo regionale. Certo è che questa Regione arriva sempre in ritardo nelle scelte che riguardano l'Alta Irpinia, mentre è ben presente e solerte nel decidere incarichi e nomi di apparato. L'assessore regionale alla Protezione Civile Edoardo Cosenza , uomo di gran spessore e competenza che ha ricoperto l'incarico di preside della Facoltà di ingegneria della Federico II istituì in passato anche un master per la repressione del rischio ambientale. Pertanto è consapevole dell'utilità di una struttura come il Cima in una zona ad alto rischio sismico nell'area del Cratere. Il suo collega di giunta Guido Trombetti in passato Rettore, ha più volte indicato l'Amra Cima come una struttura di livello internazionale. Cosa si aspetta per la riapertura e per il suo finanziamento non è dato saperlo. Geofisici ed esperti del settore dal 2010 sono andati a casa dopo la scadenza dei contratti a termine. E' il caso di darsi una scossa e riaprire la struttura,  senza le solite  mediazioni e filtraggi di antica e recente memoria, ma nell'interesse collettivo delle popolazioni. Il sottosuolo borbotta... e la gente è stanca di osservare il gioco delle parti e in alcuni casi anche l'offesa alle tante intellligenze. Riaprite il Cima!!