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Protesta dei Forconi, Questura in allerta anche ad Avellino

Sono in corso trattative tra le Questure e gli organizzatori della manifestazione dei Forconi che dalle 22.00 di stasera e per cinque giorni, minaccia di mandare in tilt il traffico e il trasporto merci su tutto il territorio nazionale. L'adesione alla manifestazione è imprevedibile e varierà di regione in regione. Anche ad Avellino non è possibile fare una previsione di quelli che potranno essere i partecipanti a 'L'Italia si ferma' o protesta dell'Immacolata, e neppure dei disagi che questi potrebbero provocare. Sotto osservazione le arterie principali, a partire dall'Ofantina bis e il raccordo Avellino-Salerno. L'allerta al Viminale è altissima anche perché in diverse città, dalla Sicilia a Torino, sono stati denunciati casi di intimidazione per i negozianti che non hanno intenzione di aderire alla serrata. Sarà la rivolta infatti di operai e agricoltori che guardano a destra, a Casapound e Forza Nuova, con possibilità di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata e di frange di ultras tra i più violenti; inoltre, c'è il pericolo che a tutto ciò si aggiungano pezzi di antagonisti di ultrasinistra. 
Mariano Ferro, storico leader dei forconi siciliani, spiega: "Inizieremo con presidi di solidarietà. Poi con volantinaggi. E alla fine deciderà la rabbia della gente". La protesta parte dalla Sicilia come nel 2012, ma questa volta si è diffusa oltre lo Stretto: ecco perché nelle città è scattata la corsa ai rifornimenti di carburante e provviste alimentari per evitare di ritrovarsi con gli scaffali dei supermercati vuoti per mancanza di approvvigionamenti.