Tu si nat in Italy

Tagliatemi tutto ma non Bagnoli

Effettivamente avevamo proprio bisogno di un nuovo taglio, perché negli ultimi mesi non era scomparso un solo ufficio: l’Alta Irpinia iniziava a sentirne la mancanza. Di questi giorni l’ennesimo caso: la stazione dei carabinieri di Bagnoli Irpino. I termini sono quelli di sempre. Taglio, accorpamento, spending review, chiusura. In breve lo Stato vuole risparmiare e trasferire i militari a Montella. Il nodo sa decisamente di già visto. I cittadini protestano, il sindaco cerca di darsi da fare. Come per gli ospedali, i tribunali, i trasporti. Stesse dinamiche. C’è il consueto interlocutore intermedio: in questa storia il Comando provinciale ricorda l’Asl di Avellino degli ospedali o il presidente del Tribunale del capoluogo per il Palazzo di Giustizia santangiolese. E c’è l’immancabile centro decisionale che si trova fuori provincia: in questa storia il Ministero ricorda la Regione Campania (per gli ospedali) e via Arenula (per i tribunali).
 
   Non sappiamo cosa riusciranno a fare a Bagnoli Irpino. Speriamo siano tenaci e più fantasiosi di altri. Ma anche questa volta, e forse di più, c’è bisogno di una mobilitazione che superi i confini del paese interessato. E non perché una stazione dei carabinieri sia più importante di un ospedale o di un tribunale, ma perché in un certo senso Bagnoli Irpino è l’intera Irpinia. E’ la sua vetrina principale, la zona che rappresenta meglio di tutte i nostri colori. Il luogo da cui vengono molti prodotti d’eccellenza. Con tutti i limiti di un paesino del Sud Italia, il centro di Bagnoli Irpino è un esempio per tutti gli altri paesini dell’area. Anche se non vai a sciare, a Bagnoli puoi portare una persona a pranzo e fare bella figura in un contesto incantevole, condurre parenti e amici sull’altopiano del Laceno. Lì sui monti puoi passare Pasquetta e Ferragosto dicendo “sembra di stare in Trentino” senza rischiare di esagerare. Andare in giro con la macchina fotografica o scalare le montagne, munito di scarpe da trekking. Goderti ogni tipo di panorama, gustare un mondo di prelibatezze. 
  
    Il taglio di una stazione dei carabinieri non ci sembra gravissimo in sé. Montella, dove potrebbero essere dislocati i militari, è a soli sei chilometri da Bagnoli. E con tutto il rispetto per le forze dell’ordine, che a Bagnoli lavorano benissimo, la prevenzione si fa anche tra cittadini. Il punto è che tagliare a Bagnoli significa tagliare simbolicamente l’intera provincia. Lasciare formalmente sguarnito l’altopiano, o il centro storico, equivale a dare una mazzata sociale e psicologica pari a quella che sta dando un tribunale soppresso o un ospedale depotenziato. Qui non si tratta di dire “fate presto”, ma “ora basta”. Sarà pure l’ennesimo lamento senza ascoltatori, ma vale la pena provare a reagire.