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Abbandono di rifiuti: raffica di denunce con l'utilizzo di fototrappole.Automobilisti sorpresi in flagranza

 

Non è più tempo per chi pensa di liberarsi dei rifiuti gettandoli a bordo strada, come fosse una consuetudine impunita. Soprattutto se a presidiare il territorio ci sono pattuglie, fototrappole nascoste e un coordinamento investigativo che non lascia spazio all’improvvisazione.

È quanto accaduto negli ultimi giorni nel tratto dell’autostrada A2 che attraversa i comuni di Montoro e Serino, dove i Carabinieri della Compagnia di Solofra, in stretta collaborazione con il Nucleo Forestale di Forino e su impulso della Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Procuratore Dott. Domenico Airoma, hanno individuato e denunciato sei automobilisti sorpresi in flagranza mentre, soprattutto durante le ore serali e notturne, abbandonavano nelle piazzole di sosta sacchi di rifiuti e materiali di vario tipo, alcuni dei quali classificabili come pericolosi, a riprova di un comportamento non solo incivile, ma potenzialmente dannoso per la salute pubblica e l’ecosistema.

Per il ripristino e la messa in sicurezza delle aree coinvolte, è stata interessata l’ANAS, ente gestore della tratta autostradale.

L’attività, condotta con servizi di osservazione discreta e anche mediante l’impiego di fototrappole, installate nei punti più critici e in grado di immortalare volti, targhe e comportamenti in maniera nitida e inequivocabile, ha permesso di documentare con precisione le condotte illecite e identificare i presunti responsabili. Per loro si profilano conseguenze penali e sanzioni pecuniarie di rilievo, come previsto dalla normativa vigente in materia ambientale.

L’intervento si inserisce in una più ampia strategia di prevenzione e contrasto dei reati ambientali, delineata nel corso dell’incontro tenutosi presso il Polo Giovani della Diocesi di Avellino, dove Prefettura, Procura e vertici dell’Arma hanno condiviso una linea operativa comune per la salvaguardia del territorio. L’utilizzo delle fototrappole, in particolare, rientra tra le misure tecnologiche adottate per rafforzare i controlli e reprimere comportamenti illeciti.

Già nei mesi scorsi, analoghi interventi dei Carabinieri avevano interessato diverse aree della provincia. Tra questi, si ricordano quelli effettuati in località Molinelle del capoluogo irpino, dove i militari dell’Arma avevano rinvenuto cumuli di scarti edili e materiali ingombranti in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico, attivando le procedure per la bonifica e segnalando l’episodio alla Procura. A Manocalzati, nella zona industriale, era stato scoperto lo stato di abbandono di una centralina per il monitoraggio del fiume Sabato, oltre alla presenza di rifiuti abbandonati nei pressi. A Monteforte Irpino, in località Breccelle, erano stati invece individuati numerosi rifiuti di varia natura, per la cui classificazione si era reso necessario l’intervento dell’ARPAC.

Si tratta solo di alcuni degli interventi condotti nel contesto del rafforzamento dell’attività di controllo ambientale promossa dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino. Episodi che, se da un lato confermano la diffusione di comportamenti dannosi per l’ambiente, dall’altro dimostrano la capacità di risposta coordinata e tempestiva delle Istituzioni.