Cronaca
Le indagini, svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno e dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Vallo della Lucania, con il contributo operativo della Tenenza di Sapri e della Sezione di P.G. — Sede — Aliquota Guardia di Finanza e Carabinieri, su delega della Procura, attraverso l'assunzione di dichiarazioni da plurime persone informate sui fatti, intercettazioni telefoniche ed ambientali, l'esame del contenuto di dispositivi elettronici, perquisizioni locali e domiciliari nel corso delle quali si era proceduto nel luglio 2023 al sequestro, tra l'altro, di denaro contante per un importo superiore ai 160.000 euro, hanno riguardato alcuni episodi che avrebbero coinvolto il Sindaco del comune di Santa Marina (SA), diversi professionisti e alcuni imprenditori interessati a sviluppare in quel territorio comunale iniziative immobiliari. In particolare, secondo la ricostruzione operata da questo Ufficio ed avallata, allo stato, dal Giudice per le Indagini Preliminari, due imprenditori napoletani, titolari di una società immobiliare, avrebbero corrisposto al primo cittadino, per il rilascio di un permesso a costruire in mancanza del preventivo e necessario piano di lottizzazione, l'importo di 100.000 euro, ricevuto per il tramite del tecnico incaricato dai due imprenditori napoletani della progettazione di alcuni fabbricati. Grazie alle indagini complessivamente svolte è stato possibile delineare l'esistenza di un sistema di gestione della "cosa pubblica" orientata al perseguimento di interessi privati. Sulla base del compendio investigativo acquisito negli ultimi anni, anche nel corso di accertamenti che hanno condotto a svariati sequestri di opere per reati in materia edilizia, sarebbe emerso come il primo cittadino, non limitandosi a svolgere le sole funzioni di indirizzo politico, si sarebbe, da un lato, inserito in maniera sistematica nell'attività propria degli uffici comunali, condizionandone l'operato per decidere a beneficio di imprenditori a rilasciare titoli abilitativi a costruire e, dall'altro, avrebbe indirizzato gli stessi soggetti economici ad avvalersi delle prestazioni professionali di tecnici gravitanti nella sua orbita per il cui tramite ottenere denaro e altre utilità. Si evidenzia che il richiamato provvedimento cautelare è stato emesso sulla base degli elementi probatori acquisiti in fase di indagini preliminari, pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione d'innocenza.
Guardia di Finanza Salerno - Applicazione di misura cautelare arresti domiciliari nei confronti del sindaco di Santa Marina

Nella mattinata di oggi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno e della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari a carico del sindaco del comune di Santa Marina (cl. 67) e di un imprenditore napoletano (cl. 66) per il reato di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio.
Le indagini, svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno e dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Vallo della Lucania, con il contributo operativo della Tenenza di Sapri e della Sezione di P.G. — Sede — Aliquota Guardia di Finanza e Carabinieri, su delega della Procura, attraverso l'assunzione di dichiarazioni da plurime persone informate sui fatti, intercettazioni telefoniche ed ambientali, l'esame del contenuto di dispositivi elettronici, perquisizioni locali e domiciliari nel corso delle quali si era proceduto nel luglio 2023 al sequestro, tra l'altro, di denaro contante per un importo superiore ai 160.000 euro, hanno riguardato alcuni episodi che avrebbero coinvolto il Sindaco del comune di Santa Marina (SA), diversi professionisti e alcuni imprenditori interessati a sviluppare in quel territorio comunale iniziative immobiliari. In particolare, secondo la ricostruzione operata da questo Ufficio ed avallata, allo stato, dal Giudice per le Indagini Preliminari, due imprenditori napoletani, titolari di una società immobiliare, avrebbero corrisposto al primo cittadino, per il rilascio di un permesso a costruire in mancanza del preventivo e necessario piano di lottizzazione, l'importo di 100.000 euro, ricevuto per il tramite del tecnico incaricato dai due imprenditori napoletani della progettazione di alcuni fabbricati. Grazie alle indagini complessivamente svolte è stato possibile delineare l'esistenza di un sistema di gestione della "cosa pubblica" orientata al perseguimento di interessi privati. Sulla base del compendio investigativo acquisito negli ultimi anni, anche nel corso di accertamenti che hanno condotto a svariati sequestri di opere per reati in materia edilizia, sarebbe emerso come il primo cittadino, non limitandosi a svolgere le sole funzioni di indirizzo politico, si sarebbe, da un lato, inserito in maniera sistematica nell'attività propria degli uffici comunali, condizionandone l'operato per decidere a beneficio di imprenditori a rilasciare titoli abilitativi a costruire e, dall'altro, avrebbe indirizzato gli stessi soggetti economici ad avvalersi delle prestazioni professionali di tecnici gravitanti nella sua orbita per il cui tramite ottenere denaro e altre utilità. Si evidenzia che il richiamato provvedimento cautelare è stato emesso sulla base degli elementi probatori acquisiti in fase di indagini preliminari, pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione d'innocenza.