Mercogliano, tentata rapina ai danni di una gioielleria.Misura cautelare nei confronti di due persone

Personale della Squadra Mobile della Questura di Avellino ha dato esecuzione ad un'Ordinanza applicativa di Misura coercitiva, emessa dai Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avellino, su conforme richiesta della Procura della Repubblica, che ha applicato la misura cautelare in carcere nei confronti di due persone, allo stato delle indagini, indagate in ordine al delitto tentato di rapina aggravata in concorso, ai danni di una gioielleria. In particolare, nella mattinata del 22 ottobre 2024, tre soggetti completamente travisati da maschere di carnevale, ed armati di pistole ed un fucile, approfittando della porta automatica aperta, irrompevano all'interno di un esercizio commerciale di Mercogliano, minacciando l'addetta alla vendita. Il tentativo di rapina, (foto di repertorio) però, risultava vano non riuscendo i malviventi a farsi consegnare ed asportare i preziosi, per la reazione di un esercente adiacente alla gioielleria. Così, i malviventi desistevano nell'intento allontanandosi dal luogo a bordo di un'autovettura di colore scuro con targa contraffatta e con alla guida un ulteriore reo. Nell'immediatezza, gli agenti intervenuti procedevano ad un accurato sopralluogo al fine di individuare tutti gli impianti di videosorveglianza attestati nella zona ed acquisire elementi utili all'identificazione degli autori. In seguito, era individuata una ulteriore complice che, travisata con cappellino e occhiali era riuscita, poco prima, citofonando alla porta d'ingresso della gioielleria a farsi aprire fingendosi interessata ad un acquisto. Immediatamente dopo, all'arrivo del gruppo armato, la complice fuggiva a piedi fino a raggiungere un'altra autovettura utilitaria parcheggiata lungo la via; quindi saliva a bordo e si allontanava velocemente in direzione del casello autostradale. L'attività investigativa consentiva, attraverso puntuali riscontri, la ricostruzione delle fasi della tentata rapina e degli atti preparatori alla stessa, avvenuti nei giorni precedenti con i sopralluoghi dei malviventi e contatti con presunti basisti. Le risultanze di tali attività conducevano all'identificazione di alcuni degli autori del grave fatto di reato e all'individuazione dei veicoli utilizzati.