Pietradefusi - Truffa ai danni di una ultranovantenne del luogo, bloccato e denunciato un 17enne napoletano

Contrasto alle truffe: un’altra operazione è stata condotta ieri nell’ambito di un’azione coordinata tra i reparti del Comando Provinciale dei Carabinieri e la Questura di Avellino, finalizzata a prevenire e reprimere l’odioso crimine ai danni di anziani.
È il primo pomeriggio, quando a Pietradefusi due individui a bordo di una utilitaria consumano la truffa ai danni una ultranovantenne del posto. Attraverso la nota tecnica del "finto direttore di Posta" convincono l'ignara vittima che il nipote (con il quale crede anche di conversare) si trova in serie difficoltà economiche e giudiziarie. Incredula, l'anziana consegna tutti i preziosi che custodiva in casa ad un ragazzo che si presenta alla sua porta per poi dileguarsi subito dopo.
Grazie ad una serie di chiamate giunte al "112", in pochi minuti si attiva il servizio di Pronto Intervento: la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Mirabella Eclano allerta le pattuglie che già presidiavano quel settore e, poco dopo, l'utilitaria (che si scoprirà essere a noleggio) viene intercettata in una stradina poderale. Non avendo alternative, gli occupanti abbandonano la vettura e si danno ad una precipitosa fuga attraverso i terreni circostanti.
Vengono diramate le ricerche a tutte le Centrali limitrofe, e grazie all'accurata descrizione fornita dai Carabinieri, una pattuglia della Sottosezione della Polizia Stradale di Grottaminarda intercetta un 17enne napoletano proprio nei pressi del casello autostradale di Castel del Lago, dove probabilmente era in procinto di essere "recuperato".
Insieme al ragazzo gli Agenti recuperano anche l'intera refurtiva, poi restituita alla legittima proprietaria.
Il minore, già gravato da analoghi precedenti, è stato deferito in stato di libertà alla competente Autorità giudiziaria con l'accusa di truffa aggravata e la vettura sottoposta a sequestro penale. Adesso gli sforzi degli investigatori saranno rivolti all'individuazione del complice e soprattutto a verificare se gli stessi si sono resi responsabili di ulteriori analoghi reati.
Insieme al ragazzo gli Agenti recuperano anche l'intera refurtiva, poi restituita alla legittima proprietaria.
