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Procura di Benevento, Misure cautelari per 3 persone,due uomini e una donna rei di violenza sessuale di gruppo

A seguito di tempestiva attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, personale della Squadra Mobile della Questura di Benevento e della Polizia-Sezione di P.G. della locale Procura stanno eseguendo in data odierna tre misure cautelari -disposte dal GIP presso il Tribunale di Benevento conformemente alla richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica- degli arresti domiciliari nei confronti di due uomini ed una donna, gravemente indiziati del delitto di violenza sessuale di gruppo ex art. 609 octies c.p. nei confronti di una donna, nonchè, per uno degli indagati, per il reato di calunnia aggravata.

Le indagini relative alla violenza, avvenuta a Ceppaloni nel mese di dicembre 2021, sono consistite nell’immediata audizione della persona offesa -anche con l’ausilio di personale specializzato- e nella verifica delle relative dichiarazioni mediante l’escussione di persone informate sui fatti, attività di intercettazione, visite mediche, perquisizioni e sequestri, delicato confronto tra la versione dei fatti resa dalla vittima e quella fornita da una delle persone sottoposte alle indagini, acquisizione di documentazione e soprattutto delle conversazioni scambiate nell’immediatezza dei fatti e nei giorni successivi tramite l’applicativo whatsapp tra la persona offesa e uno degli indagati nonché tra gli indagati stessi: la valutazione complessiva degli elementi ha consentito -allo stato- di contestare provvisoriamente ai tre indagati di avere, in concorso tra loro, indotto una giovane donna, con cui gli stessi avevano trascorso la serata, a subire atti sessuali contro la sua volontà nell’abitazione di uno dei tre, approfittando ed abusando delle condizioni di inferiorità psichica e fisica della vittima, determinate dall’assunzione volontaria, da parte di tutti, di sostanze alcoliche nelle ore precedenti alla violenza.

Nei confronti di una delle persone sottoposte alle indagini si acquisivano gravi indizi di colpevolezza in ordine all’ulteriore reato di calunnia aggravata nei confronti della parte offesa, in quanto -interrogata dall’A.G. per fornire la propria versione dei fatti- denunciava falsamente di aver subito ella stessa una violenza sessuale da parte della vittima della violenza di gruppo.