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Quattro persone denunciate dai carabinieri forestali per truffa, furto e abusivismo edilizio

 

Prosegue l’azione dei Carabinieri del Gruppo Forestale di Avellino, costantemente impiegati in servizi di controllo del territorio finalizzati a garantire sicurezza e rispetto della legalità.

In particolare:

-      i Carabinieri della Stazione Forestale di Monteforte Irpino hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino un 60enne del posto, ritenuto responsabile dei reati di truffa e falsità materiale commessa dal privato: lo stesso, asserendo di essere il proprietario di un cane investito, segnalava il fatto esibendo un certificato di iscrizione all’anagrafe canina risultato non dell’animale investito, facendosi poi consegnare a titolo di risarcimento 550 euro dal malcapitato automobilista;

-      i Carabinieri della Stazione Forestale di Lioni hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino un uomo di Senerchia ritenuto responsabile di furto aggravato. Grazie alle immagini riprese dalla “foto trappola” installata per monitorare eventuali furti di legna, i militari hanno accertato che il predetto, in agro del comune di Senerchia, all’interno di un’area ricadente nel Parco Regionale dei Monti Picentini nonché Sito di Interesse Comunitario, avrebbe rubato 5 quintali di legna verde di specie faggio e acero;

-      i Carabinieri della Stazione Forestale di Serino hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino un uomo del posto ritenuto responsabile di abusivismo edilizio: all’interno di un suo fondo agricolo ubicato in area vincolata idrogeologicamente, aveva posizionato in modo permanente una casa mobile, asservita in modo permanente e continuativo da una condotta idrica nonché da uno scarico di acque reflue, il tutto in assenza di titolo abilitativo;

-      i Carabinieri della Stazione Forestale di Sant’Angelo dei Lombardi hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino un uomo di Guardia Lombardi ritenuto responsabile del reato di “Gestione illecita di rifiuti”: nello specifico, i militari accertavano che all’interno del suo fondo agricolo erano stati depositati circa 250 metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi (feci animali, urine, letame e lettiere usate), effluenti, raccolti separatamente e trattati fuori sito, per le conseguenti operazioni di spandimento agronomico, il tutto in assenza della prevista documentazione autorizzativa. L’area interessata è stata sottoposta a sequestro.