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Trevico e il cinema di Ettore Scola, uno sguardo sulla Storia, Memoria e Territorio
lunedì 28 luglio 2025 - Da Redazione
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Si svolge il 29 luglio, alle ore 11.00 ad Avellino presso il Circolo della Stampa (Palazzo del Governo), Corso Vittorio Emanuele II, n. 6, la conferenza stampa dedicata alla rassegna cinematografica “Scola, Prima!”, che avrà luogo il 7, 8 e 9 agosto, a Trevico , paese natale del grande regista. Alla conferenza sarà presente la figlia Silvia Scola.
Focus di questa prima edizione della Rassegna è il Cinema di Ettore Scola e il suo sguardo sulla STORIA, la MEMORIA e il TERRITORIO delle sue origini.
Organizzato dall'Associazione IrpiniaMia, promotrice dell’iniziativa con la sua presidente Maria Raffaella Calabrese De Feo e patrocinato dal Comune di Trevico, questo progetto, ideato sotto la direzione artistica di Silvia Scola e Fabio Ferzetti, è risultato vincitore del bando della Film Commission della Regione Campania, ottenendo il primo posto nella graduatoria della sua categoria.
Introdotta dalla mostra “Mezzo secolo di cinema” a cura di Paolo Speranza che esporrà le locandine storiche della filmografia scoliana, la rassegna si svilupperà in tre giornate, con proiezioni (anche all’aperto) di film di Ettore Scola e di altri autori italiani – seguite da dibattiti dei registi con il pubblico – tavole rotonde, masterclass, presentazione di libri.
Ogni sera, stand enogastronomici con prodotti tipici locali daranno all’evento la cifra della territorialità e rappresenteranno un’ulteriore occasione di incontro fra addetti ai lavori e pubblico.
Il progetto “Scola, Prima!” nasce con l’intento di rendere omaggio alla figura di Ettore Scola e al suo legame con Trevico, la sua terra d’origine. Se è indubitabile che la comprensione di un autore non può prescindere da una sua storicizzazione e dalla conoscenza delle fonti, non è forse meno vero che un contributo importante possa venire anche dalla conoscenza dei suoi luoghi, a cominciare dai luoghi della sua infanzia. È qui che si rintracciano le radici del suo sentire, del suo osservare, del rapportarsi agli altri e del suo raccontare la gente. Tramonti e panorami, il vento e la nebbia, il freddo, la neve e la pioggia e soprattutto volti e mani e fisionomie che ancora, negli anziani, rinviano ad un tempo di fatiche e di rinunce, suggeriscono quegli elementi materiali, naturali (anche climatici), antropici e sociali (la semplicità e la durezza della vita quotidiana dell’entroterra meridionale) che hanno senz’altro influenzato la sua poetica, generando uno sguardo empatico e partecipe verso gli ultimi, i marginali, i dimenticati e gli sconfitti. Ebbene se Trevico deve ad Ettore Scola una indubbia notorietà è doveroso, per una migliore conoscenza del grande regista, chiedersi che cosa Ettore Scola debba a Trevico.
La rassegna, sostenuta dalla Famiglia Scola, si propone di valorizzare questo legame con un’iniziativa a lui dedicata, organizzata e curata da un team artistico di cui fanno parte oltre a Silvia Scola e Fabio Ferzetti, Marta Rizzo, Paolo Speranza, Vittorio Giacci, Massimo Ghirlanda, Umberto Rinaldi e Andrea D’Ambrosio, tutti professionisti di rilievo nel panorama cinematografico e culturale italiano.