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Aree interne della Campania, la Politica di Coesione regionale per il futuro di comunità e territori

 

L’evento, organizzato da Città dell'Alta Irpinia svoltosi  a Materdomini, frazione di Caposele  è stato l’occasione per Rosanna Repole sindaca di Sant’Angelo dei Lombardi e presidente Città dell’Alta Irpinia, di lanciare un appello al Governo centrale affinché si interessi al futuro delle Aree interne e completi la riorganizzazione degli uffici che si occupano della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) e di incassare la strutturata vicinanza della Regione Campania. La presenza, infatti, dei rappresentanti regionali delle tre Autorità di Gestione dei Fondi europei (FESR, FSE+ e CSR/FEASR) della Campania ha testimoniato un impegno unitario della Regione che, attraverso i propri dirigenti, ha inteso essere fisicamente presente per far sì che le risorse europee del ciclo 2021-2027 siano la chiave di volta per lo sviluppo delle aree interne.Attraverso gli interventi di Sergio Negro (Adg PR Campania FESR 21-27), Maria Somma (Adg PR Campania FSE+ 21-27) e Mariella Passari (AdG Campania CSR/FEASR) è emersa la necessità di creare un calendario condiviso di attività per le sette Aree Interne della Campania affinché l’attenzione alle tempistiche sia comune a tutti. A partire proprio dall’aggiornamento delle Strategie per le quattro Aree interne già esistenti (Alta Irpinia, Cilento Interno, Tammaro – Titerno, Vallo Di Diano) e dalla scrittura delle nuove Strategie per le tre neocostituite (Alto Matese, Fortore, Sele-Tanagro-Alburni).

Strategie plurifondo – ecco perché la presenza delle tre AdG regionali – per l’attuazione delle quali la Regione Campania intende fornire strumenti e assistenza tecnica che possa agevolare le complesse fasi che compongono tutto il processo che va dall’approvazione delle strategie al completamento delle opere e quindi l’utilizzo delle risorse (individuazione degli interventi, realizzazione, spesa e rendicontazione).

Una cassetta degli attrezzi che conterrà documentazioni e strumenti utili a definire standard per realizzare procedure in linea con la filiera burocratica che si conclude a Bruxelles.

Cassetta degli attrezzi che le AdG chiedono di consegnare a un ufficio unico che ogni Area Interna dovrebbe costituire al fine di velocizzare l’attuazione delle singole Strategie e consentire lo sviluppo di una importante porzione del territorio della Campania.

Dopo il primo momento tecnico con le strutture dirigenziali regionali l’incontro è proseguito con un dibattito, che ha coinvolto sindaci, amministratori, consiglieri regionali, rappresentanti di associazioni di categoria, imprenditori ed enti del terzo settore. La giornata si è conclusa con una relazione di Giuseppe Marotta – professore ordinario presso l’Università degli Studi del Sannio, esperto in politiche strutturali per l’agricoltura e sviluppo rurale il quale ha rimarcato proprio la necessità, per gli Enti locali delle Aree Interne, di ricevere una assistenza tecnica finalizzata al raggiungimento dei risultati promossi dalla Politica di Coesione. Senza di essa, infatti, anche a causa del depauperamento del capitale umano, le amministrazioni locali non riuscirebbero a interpretare il ruolo da protagonisti dello sviluppo che sono chiamate a svolgere.( da Europa Campania  portale della Coesione in Campania )