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Ariano - Ipotesi accorpamento Don Milani, la preside Colella,"decisione che non rispetta le specificità degli istituti e del territorio"
lunedì 29 dicembre 2025 - Da Redazione
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Arriva dalla dirigente scolastica professoressa Filomena Colella, reggente dell’IC Calvario-Covotta “Don Milani” di Ariano una dura protesta in relazione alla proposta di dimensionamento della rete scolastica che pregiudicherebbe l’autonomia dell’istituto, accorpandolo all’IC Mancini. Colella pone l’accento su quella che è l’attuale popolazione scolastica “alla data odierna, è pari a n. 569 e non a n. 492, come erroneamente indicato nelle note a corredo della proposta di accorpamento, con conseguente alterazione dei presupposti istruttori e valutativi su cui si fonda l’ipotesi di accorpamento prospettata”. Si sottolinea, inoltre, come nel “corso della riunione svoltasi presso la sede della Provincia di Avellino era stata data rassicurazione alle istituzioni scolastiche presenti circa il non coinvolgimento delle scuole della provincia di Avellino nel processo di dimensionamento scolastico relativo all’a. s. 2026/2027. In assenza di ulteriori convocazioni di tavoli tecnici di confronto, la decisione assunta risulta pertanto inattesa e non pienamente rispettosa della conformazione del territorio oltre che carente di un adeguato coinvolgimento delle comunità scolastiche interessate, in contrasto con i principi di leale collaborazione istituzionale e di programmazione partecipata che informano i processi di dimensionamento della rete scolastica, come ribadito nelle deliberazioni regionali in materia. L’eventuale accorpamento comporterebbe, infatti, la riduzione degli Istituti a semplici plessi di un’unica istituzione scolastica, con evidenti criticità sotto il profilo organizzativo, gestionale e funzionale, anche in considerazione delle difficoltà di collegamento e delle distanze tra le sedi, che in alcuni casi raggiungono i 35 km”.
Colella ribadisce inoltre come “tali criticità, peraltro, risultano particolarmente rilevanti in un territorio caratterizzato da una complessa conformazione orografica e da fragilità infrastrutturali, incidendo negativamente sull’effettiva esigibilità del diritto allo studio. Ne deriverebbe, altresì, il concreto rischio di compromettere l’identità degli Istituti e di snaturarne le differenti e consolidate offerte formative. Si evidenzia, ancora, che l’eventuale accorpamento tra i suddetti Istituti determinerebbe la costituzione di un’istituzione scolastica con una consistenza numerica di alunni superiore a quella dell’I.C. ‘Lusi’, altro Istituto Comprensivo che insiste sull’area periferica del Comune di Ariano Irpino, generando uno squilibrio dimensionale tra gli Istituti presenti sul medesimo ambito territoriale. Tale esito appare non coerente con i criteri di equilibrio, razionalità ed efficacia della rete scolastica sanciti dal D.P.R. n. 233/1998 e recepiti dalla Regione Campania attraverso le proprie Linee guida e deliberazioni di Giunta regionale annualmente adottate in materia di dimensionamento scolastico”.
Nella nota dell’IC Don Milani si richiama il “consolidato orientamento della giurisprudenza amministrativa (TAR e Consiglio di Stato), secondo cui i processi di dimensionamento della rete scolastica devono essere improntati a criteri di ragionevolezza, proporzionalità e adeguata istruttoria, tenendo conto non solo dei parametri numerici, ma anche delle specificità territoriali, storiche e socio-culturali, nonché dell’impatto concreto sull’effettivo esercizio del diritto allo studio. In tale prospettiva, è stato più volte affermato che l’accorpamento non può tradursi in un mero esercizio di razionalizzazione contabile, ma deve preservare la funzionalità e l’identità dei presìdi scolastici esistenti, soprattutto nei territori montani e nelle aree interne”. Di qui la richiesta di “rinviare ogni affrettata determinazione, al fine di procedere a un approfondito studio del territorio sotto il profilo geomorfologico, demografico e socio-economico, nonché dei reali bisogni dell’utenza scolastica, per valutare successivamente e proporre soluzioni di accorpamento più coerenti ed efficaci”.
L’alternativa potrebbe essere “una soluzione che non determini il depotenziamento dei presìdi scolastici storici localizzati nei centri urbani e nelle aree territorialmente fragili, riconsiderando, conseguentemente, la proposta di accorpamento dei due individuati Istituti Comprensivi insistenti nel Comune di Ariano Irpino, territorio classificato come comune montano, ai sensi della normativa regionale campana vigente in materia di riordino delle comunità montane e delle aree interne”. Si rammenta che “per tali territori, la Regione Campania riconosce la necessità di misure specifiche di tutela dei servizi essenziali, tra cui l’istruzione, quale strumento fondamentale di contrasto allo spopolamento e di promozione della coesione territoriale. Le politiche nazionali ed europee richiamate individuano nella scuola autonoma un presidio essenziale di cittadinanza, strumento prioritario per il contrasto allo spopolamento, per la riduzione delle disuguaglianze territoriali e per la promozione dello sviluppo sociale e culturale delle comunità locali. In tale quadro, l’Istituto Comprensivo Calvario–Covotta “Don Lorenzo Milani”, che rappresenta la scuola più antica della città di Ariano Irpino, e i cui plessi si estendono anche ai Comuni di Greci e Savignano Irpino, assume una funzione strategica e insostituibile di continuità educativa e di presidio sociale per il centro storico di Ariano e per i citati Comuni limitrofi, configurandosi come infrastruttura educativa fondamentale, pienamente coerente con gli obiettivi di prossimità, accessibilità e qualità dell’offerta formativa previsti dal PNRR”.
Senza dimenticare, si legge ancora nella nota, “l’obbligo istituzionale di garantire la tutela delle minoranze linguistiche e territoriali dei Comuni di Greci e Savignano Irpino, ai sensi dell’art. 6 della Costituzione, della Legge n. 482/1999 e della Legge regionale Campania n. 11/2009, evitando soluzioni organizzative che possano determinare un indebolimento strutturale di tali presìdi educativi. Pertanto, considerata l’importanza storica dell’Istituto Comprensivo Calvario–Covotta “Don Lorenzo Milani”, che ha formato intere generazioni di professionisti arianesi, nonché la consistenza numerica superiore dell’istituzione scrivente rispetto all’altro Istituto Comprensivo individuato ai fini del dimensionamento, si auspica una decisione politicamente responsabile e tecnicamente fondata, che individui l’I.C. Calvario–Covotta Don Lorenzo Milani quale scuola capofila di un eventuale accorpamento, preservandone la titolarità e il ruolo di ‘cuore pulsante’ del centro storico di Ariano Irpino nonché punto di riferimento per le comunità scolastiche dei Comuni di Greci e Savignano Irpino, in analogia con precedenti scelte istituzionali adottate sul territorio regionale, quali la salvaguardia dell’autonomia del Liceo Classico “Pietro Colletta” di Avellino. Tale soluzione risulterebbe pienamente coerente con il quadro normativo vigente, con gli indirizzi programmatori nazionali e regionali e con i principi di ragionevolezza e proporzionalità richiamati dalla giurisprudenza amministrativa. Essa, inoltre, consentirebbe all’Istituto “Don Lorenzo Milani”, cresciuto negli anni sotto il profilo culturale e progettuale e distintosi per il conseguimento di premi di rilievo nazionale e per la capacità di aprirsi al confronto con personalità istituzionali di primo piano, di garantire qualità, continuità e visione strategica, assicurando agli alunni e alle famiglie il pieno valore del percorso formativo intrapreso e contribuendo, in modo strutturato e coerente con le politiche pubbliche vigenti, alla costruzione della futura generazione arianese”.