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Bagnoli Irpino -La minoranza consiliare propone una nuova collocazione per il mercato settimanale

 Una nuova collocazione per il mercato settimanale di Bagnoli 

“Riportiamo il mercato al Castello”, è questa la proposta della minoranza Bagnoli Fenix, presentata in Consiglio Comunale. La bozza di progetto, realizzata dal gruppo capeggiato dal dr. Dario Di Mauro, prevede il ritorno dello storico mercato del mercoledì, nelle piazze Castello e Bucci, una soluzione pensata per ridare spinta alle vendite sia dei mercatali che dei commercianti del centro storico. “Il mercato settimanale, si legge nella nota di Bagnoli Fenix, ha una duplice funzione economica e sociale è allo stesso tempo un luogo fisico, dove domanda e offerta si incontrano e avviene lo scambio di merci in cambio di una contropartita in denaro e un luogo con una funzione sociale, ovvero, dove la comunità locale si incontra e socializza. Le finalità della nostra proposta sono di rilanciare il commercio di vicinato e di far rivivere il centro urbano riportando il mercato settimanale nelle piazze Castello e Bucci, luoghi che storicamente hanno ospitato i mercatali”.

L’attuale posizione del mercato in via G. Fortunato presenta diverse criticità, sia per i cittadini che per i mercatali. Oltre alla posizione, scomoda soprattutto per le persone anziane o prive di automezzi, l’attuale sede del mercato non garantisce agli ambulanti tutti i servizi necessari, dall’acqua potabile ai servizi igienici, oltre al fatto che risulta lontana dal centro urbano, dove sono ubicate la maggior parte degli esercizi commerciali e degli uffici pubblici. «Il mercato – afferma Dario Di Mauro, capogruppo di Bagnoli Fenix- è un elemento che contraddistingue da sempre il paese e noi vogliamo tutelare questo aspetto, che è fondamentale per l’intero tessuto urbano. Il nostro mercato oggi si riduce a non più di dieci postazioni, queste criticità hanno portato nel corso degli anni ad un impoverimento del mercato stesso risultando spezzettato e poco attrattivo sia per i consumatori che per gli ambulanti. I vantaggi della nostra proposta sarebbero invece molteplici e per tutti. I cittadini avrebbero il mercato in una zona più accessibile, gli ambulanti, allo stesso tempo, tutti i servizi necessari di cui hanno bisogno. Per rendere completa la nostra proposta abbiamo allegato una bozza di progetto, dove nelle aree indicate sono state segnalate le zone di possibile posteggio tenendo presente l’attuale numero di ambulanti e i metri quadri che occupano. Questa nostra idea - continua Di Mauro - va naturalmente studiata nei minimi particolari, tenendo presente le normative vigenti in materia, la logistica e le categorie da inserire nel nuovo mercato. Dal nostro punto di vista, si potrebbe prediligere quelle categorie assenti o poco presenti in paese, ad esempio: abbigliamento, calzature, biancheria per la casa, piante e fiori. Si potrebbero inoltre incentivare i produttori agricoli locali a esporre i propri prodotti. Un nuovo mercato sarebbe inoltre l’occasione per realizzare un nuovo regolamento oltre ad aggiornare il tariffario con maggiori introiti per le casse comunali». Ad occuparsi della crisi del mercato a Bagnoli non è soltanto la minoranza Bagnoli Fenix, negli anni passati il Consorzio Turistico Bagnoli - Laceno ha più volte rilanciato l’idea di trasferire il mercato settimanale in centro. Il progetto dell’associazione che riunisce imprenditori, commercianti e operatori turistici di Bagnoli, prevedeva infatti la collocazione del mercato settimanale in piazza L. Di Capua e nelle adiacenti via Roma e via De Rogatis. Anche in questo caso era stato realizzato una bozza con le postazioni da realizzare ed anche per il Consorzio la priorità era di rilanciare il commercio di vicinato. Insomma, le idee non mancano, intanto i titolari delle poche bancarelle rimaste sono disponibili a discutere delle problematiche legate al commercio ambulante e chiedere supporto all’amministrazione anche in vista della crisi che non risparmia i mercati settimanali. Qualsiasi soluzione è ben accetta purché si faccia in fretta perché in questa situazione non perdiamo solo il mercato, ma lavoratori e una parte del patrimonio del paese fatto di socialità e relazioni.

                                                                        Giulio Tammaro