Tu si nat in Italy

La storia del pecorino bagnolese nel segno dei Buccino


I Buccino, da secoli appartengono al mondo della pastorizia, quel mondo che li ha resi orgogliosi e che oggi ci raccontano, per farci conoscere la loro esperienza di vita.  Una vita fatta di sacrifici, di lavoro, di rispetto per le tradizioni tramandate dai loro avi e di amore per la propria terra e per gli animali. Un percorso difficile ma che ha dato i suoi frutti grazie alla dedizione di tutti.

La storia di Pasquale e Loreta, dei loro tre figli: Carmen, Antonio e Gerarda è la storia di un nome ed una tradizione che sono garanzia di qualità. Buon latte, i pascoli del Laceno e l’amore per questo lavoro è questa la filosofia produttiva l'Azienda Agricola Buccino Pasquale.

La filosofia della nostra azienda - sostiene fiera Carmen- è sempre stata “poco ma buono” nel senso di non strafare, di impegnarci a soddisfare le esigenze dei nostri clienti e dare il massimo per far sì che loro siano soddisfatti del prodotto. Poco prodotto ma buono. Logicamente negli anni abbiamo apportato modifiche per quando riguarda la creazione di formaggi “nuovi” però la filosofia è la stessa.

Il nostro è un lavoro dura 365 giorni l’anno. Siamo un’azienda a conduzione familiare e tutti danno una mano. Mio padre e mio fratello si occupano dell’allevamento, però iniziando la lavorazione presto tutte le mattine ci aiutano anche nella lavorazione del formaggio, dopo aver lavorato il latte e preparato i furgoni mia madre io e mia sorella andiamo ad Avellino, dove da un anno abbiamo aperto un negozio di Prodotti tipici e dove vendiamo i nostri prodotti e altri prodotti dell’Alta Irpinia.

 I Buccino allevano prettamente la pecora Bagnolese, una razza autoctona dalle caratteristiche produttive interessanti. È distribuita principalmente nell’area dei monti Picentini in provincia di Avellino e da Bagnoli Irpino deriva il suo nome. Questo animale, dai tratti somatici simili alla Barbaresca, anche se allevato in condizioni ambientali difficili, fornisce produzioni rilevanti sia di latte e sia di carne.

La genuinità del prodotto è garantita dall’alimentazione naturale al pascolo, dalle piccole dimensioni degli allevamenti, a gestione familiare e lontani dai grandi insediamenti urbani.
Il latte, ricco di proteine e con una elevata attitudine alla caseificazione, costituisce la materia prima per produrre formaggi pecorini e ricotta.

Il quantitativo di latte annuale – continua Carmen- purtroppo non è sempre lo stesso, perché anche le pecore come le persone risentono del cambiamento climatico. I mesi più fruttuosi per il latte sono i mesi di aprile e maggio quando le pecore salendo sull’ Altopiano Laceno iniziamo a mangiare erba fresca e fanno un quantitativo di latte maggiore, anche 1 quintale al giorno.

Dai circa cinquanta capi posseduti i Buccino ricavano principalmente il pecorino Bagnolese. Il nostro Pecorino Bagnolese nasce dalla passione e dall’impegno che mettiamo nell’ allevare i nostri capi. Nasce dalla voglia di far conoscere ai nostri clienti i prodotti della nostra Terra. I passaggi salienti per produrre il Pecorino per quando mi riguarda sono pochi e semplici: latte fresco da lavorare, luogo di stagionatura adatta e tanto tanto impegno nel controllare il prodotto dalla nascita alla vendita. Il nostro lavoro è andato in questo caso oltre la tradizione e infatti proponiamo al cliente diverse varietà di pecorino da quello al pistacchio fino ad arrivare al Pecorino alla camomilla.  Molto apprezzato dai nostri clienti è inoltre la nostra ricotta di fuscella, calda tutte le mattine.

Come dicevamo prima, il segreto del successo sta nel lavoro quotidiano, nell’amore per la propria terra e per gli animali ma anche e soprattutto nelle idee per il futuro. I Buccino hanno ancora tanti progetti da realizzare, “Di sicuro – conclude Carmen- posso dirle che io e i miei fratelli continueremo quello che i nostri genitori con fatica hanno iniziato, perché al giorno di oggi avere un’attività ben avviata è un privilegio. Sicuramente metteremo tanto impegno nel continuare questo lavoro. Poi tutto quello che verrà sarà un tassello in più da aggiungere”.

                                                      Giulio Tammaro