Monteforte - Intitolazione della Caserma al carabiniere Giuseppe Covino

Il Carabiniere M.A.V.M. Giuseppe Covino, nasce a Tuoro di Roccabascerana il 29 giugno del 1915 da una famiglia di contadini. Non potendo gravare sulla già difficile condizione economica dei genitori, interruppe gli studi in terza elementare per lavorare nei campi, fino all’età per l’arruolamento nell’Arma. La vicenda di Giuseppe, per certi versi è paradossale e dovrebbe essere di esempio per tutti. Nel mese di settembre del 1943 si trovava in licenza a Roccabascerana. Poteva restare tranquillamente a casa. Ma raggiunto da informazioni circa lo stato di necessità in cui versavano i suoi commilitoni della Stazione Carabinieri di Napoli Porto, non esitò, nonostante il parere contrario di alcuni suoi familiari, a prendere la corriera ed a recarsi nel capoluogo campano.
Il 13 settembre del 1943, a Napoli, i tedeschi in ritirata cercarono di prendere il palazzo dei telefoni, in quegli anni importante centro di smistamento e controllo delle comunicazioni. Il palazzo era difeso dai Carabinieri della Stazione di Napoli Porto che, senza indietreggiare, opposero resistenza alle truppe tedesche in nome della libertà e si arresero, al termine di una lunga giornata di combattimenti, solo a causa della schiacciante superiorità numerica degli avversari e per l’esaurirsi delle munizioni. Catturati e fatti prigionieri dai tedeschi furono deportati e dopo un estenuante trasferimento a piedi durato più giorni, raggiunsero la località madama Marchesa in agro di Teverola , dov’era allestito un campo di concentramento, lì furono barbaramente uccisi unitamente ad alcuni contadini del posto ai quali era stato imposto di scavare una fossa comune.
Questa eroica pagina diede l’avvio alla rivolta di Napoli, prima città europea ad essersi liberata da sola dal giogo tedesco.
A conflitto ampiamente terminato, alla memoria di Giuseppe e degli altri 13 Carabinieri, con Decreto del Presidente della Repubblica del 23 dicembre 1943, fu conferita la medaglia d’argento al valor militare con la seguente motivazione:
“in periodo di eccezionali eventi bellici, seguiti all’armistizio, preposto con gli altri militari della sua stazione alla difesa di importante centrale telefonica, assolveva coraggiosamente il suo dovere, opponendosi al tentativo di occupazione e di devastazione da parte delle truppe tedesche. Catturato per rappresaglia e condannato a morte con i suoi compagni, affrontava con ammirevole stoicismo il plotone di esecuzione. nobile esempio di virtu’ militari e di consapevole sacrificio”.
Lunedì 30 giugno 2025, l’Arma dei Carabinieri lo ricorderà con l’intitolazione a suo nome della Caserma sede della Stazione Carabinieri di Monteforte Irpino.
La cerimonia, che si terrà alle ore 09.00 alla presenza dei familiari del Caduto nonché di Autorità civili, religiose e militari, sarà accompagnata dalle note della Fanfara del 10° Reggimento Carabinieri Campania, in una solenne cornice composta da Carabinieri in Grande Uniforme.