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Nicola Giordano : " Sul centrosinistra ad Avellino, occorre responsabilità, serietà eliminando le convenienze.."

Sono un iscritto al Partito Democratico e sento il bisogno di intervenire, con franchezza ma senza spirito polemico, sul modo in cui si sta impostando il dibattito politico in città. Così Nicola Giordano esponente di primo piano del partito democratico irpino ed in particolare della città capoluogo.
"La ricostruzione del centrosinistra ad Avellino, aggiunge - è una necessità evidente. Ma non può partire da una narrazione che colpisce il PD per affermare una presunta superiorità politica o morale, né da un linguaggio che scivola nella delegittimazione personale.
Le critiche sono legittime, anche dure. Gli attacchi volgari, le semplificazioni offensive e le caricature denigratorie verso alleati o potenziali tali, invece, non lo sono. Non rafforzano alcun progetto politico, non chiariscono le differenze, non aiutano a costruire nulla. Producono solo fratture più profonde.
Il Partito Democratico ha responsabilità, errori e limiti che vanno affrontati con serietà. Ma è anche una comunità fatta di iscritti, militanti e amministratori che continuano a lavorare nei territori. Ridurre tutto a convenienze del momento o a bersagli polemici è una scorciatoia che non porta da nessuna parte.
Il consenso ottenuto dal PD alle ultime elezioni regionali assegna al Partito Democratico ed ai sui rappresentanti una responsabilità evidente nella guida del centrosinistra. Ma questa responsabilità non può essere esercitata da soli, né può giustificare l’irresponsabilità, le ambiguità o le fughe in avanti delle altre forze. Guidare una coalizione significa assumersi un ruolo; stare in una coalizione significa condividere scelte, tempi e metodi, non rivendicare autonomia quando conviene o sottrarsi al confronto quando diventa impegnativo.
Il centrosinistra, continua l'ex consigliere della città - non si ricostruisce stabilendo chi è “più coerente” o distribuendo patenti di moralità. Si ricostruisce nel rispetto reciproco, nella chiarezza politica e nella capacità di tenere insieme differenze reali.
Se davvero si vuole costruire un’alternativa credibile alla destra e alle stagioni peggiori della politica cittadina, servono meno aggressività verbale e più responsabilità collettiva, meno slogan identitari e più lavoro comune.
Da iscritto al PD sono disponibile al confronto, anche duro. Ma non ad accettare che il dialogo parta da attacchi, sarcasmi o delegittimazioni personali come metodo politico.
La sfida non è stabilire chi comanda, ma come si governa e con chi. Se c’è la volontà di andare da soli, lo si dica apertamente e con chiarezza: ce ne faremo una ragione e costruiremo, con chi ci sarà, un percorso alternativo fondato sul rispetto, mettendo al centro i problemi della città e degli avellinesi.
Il silenzio, le ambiguità e i tatticismi fino alle elezioni questa volta non possono essere accettati. La credibilità si costruisce nella verità delle scelte, non nelle mezze parole.
A questo punto se le classi dirigenti non dimostreranno la maturità necessaria, l’unica strada resterà affidarsi alla città e individuare la guida attraverso lo strumento più democratico che abbiamo: le primarie.
Questa volta scegliamo insieme chi guida senza tatticismi e senza imposizioni
