Ministero Infrastrutture ai comuni irpini: Alto Calore ora può partecipare ai finanziamenti sulle reti idriche

La Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche ha comunicato ai Comuni che hanno deliberato la mozione quale atto di indirizzo politico-amministrativo, per la richiesta di apertura dello stato di crisi idrica in Irpinia e per l’attivazione delle procedure di riconoscimento dello stato di emergenza nazionale, che sono state fornite rassicurazioni in merito.
I Comuni della provincia di Avellino che hanno chiesto al Ministero delle Infrastrutture di attivarsi per la concessione di finanziamenti straordinari destinati al potenziamento e al rifacimento delle reti idriche, per quanto di competenza, hanno infatti ricevuto riscontro positivo.
«Questa Amministrazione – scrive la dirigente ing. Angelica Catalano – si è dotata di uno strumento di pianificazione degli investimenti nel settore idrico, denominato Piano nazionale di interventi infrastrutturali per la sicurezza nel settore idrico (PNIISSI). L’ammissione al finanziamento di qualsiasi proposta è conseguente ad un percorso stabilito dalla norma stessa, alla quale si rimanda.
Nell’ambito del servizio idrico integrato, è compito degli Enti di Governo d’Ambito territorialmente competenti svolgere le funzioni di pianificazione e programmazione delle infrastrutture idriche per uso potabile. Spetta quindi a tali Enti proporre, nella pianificazione sopra citata, il finanziamento degli interventi che saranno gestiti dai soggetti gestori (Alto Calore Servizi). Ciò è ammesso dalla norma solo nel caso in cui l’affidamento del servizio risulti conforme alle disposizioni vigenti.
La proposta di finanziamento già presentata dall’Ente di Governo d’Ambito (EIC) nell’ambito della pianificazione PNIISSI per il territorio di riferimento, con soggetto attuatore la società Alto Calore Servizi S.p.A., è risultata non ammissibile a causa della mancanza dei requisiti di conformità dell’affidamento del servizio idrico integrato. In particolare, al 30 ottobre 2023, è stata rilevata la mancata ottemperanza agli obblighi previsti per l’adozione e approvazione, secondo quanto stabilito dalla regolazione pro tempore vigente, dello specifico schema regolatorio (aggiornamento biennale 2022-2023 ai sensi della delibera 639/2021/R/idr).
Conseguentemente, qualora la mancata conformità dell’affidamento del servizio idrico integrato sia stata nel frattempo risolta, si suggerisce di presentare apposita istanza di finanziamento in occasione dell’aggiornamento della pianificazione degli investimenti, il cui Avviso è di prossima pubblicazione.
Per quanto sopra rappresentato, ai sensi del decreto interministeriale n. 350 del 25 ottobre 2022, è compito di codesto Ente, nel ruolo di Soggetto Proponente, presentare eventuali proposte di finanziamento per l’inserimento nella pianificazione del PNIISSI e per il successivo riconoscimento del finanziamento».