Disturbi alimentari e diabete, il ruolo trasversale della nutrizione,una due giorni al De La Ville dell'azienda Moscati
.jpg)
In Campania la prevalenza dell'obesità e del sovrappeso è tra le più alte d'Italia. E la provincia di Avellino risente di questa tendenza, tanto che più del 40 per cento degli adulti residenti presenta un eccesso ponderale, con una quota di obesi che supera il 10 per cento. Non solo. Sono circa 600, ogni anno, le persone in Irpinia che manifestano disturbi legati ai comportamenti alimentari, dalla bulimia e al binge eating disorder (disturbo da alimentazione incontrollata), all’anoressia. Dati allarmanti, che saranno opportunamente analizzati nel corso del congresso Nutridiab – Update di nutrizione clinica e diabete, organizzato da Anna Luisa Leo, responsabile dell’Unità operativa di Malattie endocrine, della Nutrizione e del Ricambio dell’Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino.
L’evento, che affronterà il tema da tutti i punti di vista, inclusa la gestione nutrizionale del paziente diabetico, si terrà domani pomeriggio (dalle ore 14) e dopodomani mattina (dalle ore 9), 27 e 28 giugno, all’Hotel de la Ville di via Palatucci e si aprirà con i saluti del Direttore generale dell’Azienda Moscati, Renato Pizzuti, del Referente delle attività della Direzione sanitaria, Lanfranco Musto, del Direttore amministrativo, Chiara Di Biase, e del Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Avellino, Francesco Sellitto. Le prime due sessioni saranno dedicate alla nutrizione clinica nel suo ruolo di disciplina trasversale e si chiuderanno con una tavola rotonda, presentata dal giornalista Gianni Festa, sulle dimissioni protette in nutrizione. L’appuntamento di sabato, invece, punterà i riflettori sul diabete e sulle nuove frontiere nell’utilizzo di farmaci biotecnologici associati alla terapia nutrizionale personalizzata.
«L’obiettivo del congresso – spiega Anna Luisa Leo - è focalizzare l’attenzione sull’impatto che la nutrizione, intesa come percorso di cura, ha sul benessere e sulla qualità della vita dei pazienti, a partire dalle malattie croniche oncologiche, fino alla gestione dei pazienti fragili e anziani. Un primo passo per offrire una vetrina di tutto quello che le strutture sanitarie possono fornire in termini di diagnosi e di trattamento, con percorsi assistenziali definiti e con la possibilità, là dove necessario, di servirsi delle tecnologie di ultima generazione nei pazienti diabetici, a partire dai sistemi per il monitoraggio continuo della glicemia fino all’utilizzo dei microinfusori».