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L'Ato Rifiuti invita i comuni a bloccare le richieste di pagamento inviate da Irpiniambiente con astensione da impegni spese
giovedì 23 ottobre 2025 - Da Redazione
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L’Ato Rifiuti di Avellino, a seguito delle segnalazioni pervenute da numerosi comuni del territorio, tra cui il comune di Montefredane, e delle legittime preoccupazioni espresse dal sindaco Ciro Aquino, ritiene necessario fornire chiarimenti ufficiali sulla questione delle fatture inviate da Irpiniambiente relative a presunte “Integrazioni e adeguamenti del Pef 2023”.
Il Piano Economico Finanziario 2023 è stato regolarmente validato dall’Ato e dai comuni secondo le procedure previste dalla normativa vigente. Il Metodo Tariffario Rifiuti (Mtr - 2) dell’Arera consente revisioni infraperiodo del Pef solo in presenza di circostanze eccezionali, debitamente documentate e validate dall’Autorità d’Ambito. Nessuna richiesta di revisione straordinaria dei Pef 2023 è stata presentata all’Ente d’Ambito, che si appresta a validare i Pef 2026 - 2029 secondo il nuovo Metodo Tariffario Rifiuti Mtr - 3.
Il rispetto delle procedure amministrative e della legalità costituisce principio fondamentale dell'azione degli enti pubblici. Le richieste di pagamento inoltrate da Irpiniambiente ai Comuni risultano prive di preventiva validazione da parte dell’Ato Rifiuti di Avellino e della conseguente approvazione dei comuni per la messa a ruolo.
D’altronde, i comuni attendono ancora da Irpiniambiente la nota credito relativa ai conferimenti del rifiuto indifferenziato allo Stir per l’anno 2024: la società ha applicato una tariffa di 220 euro a tonnellata anziché quella validata di 200 euro a tonnellata, generando un credito di 20 euro per ogni tonnellata conferita nel 2024.
Invece di emettere le dovute note di credito, Irpiniambiente ha inviato fatture di adeguamento del Pef prive di fondamento.
L’Ato Rifiuti di Avellino invita tutti i Comuni a:
- Bloccare ogni pagamento relativo alle richieste di integrazione del Pef 2023 inoltrate da Irpiniambiente in quanto prive dei necessari requisiti di legittimità e di preventiva validazione da parte dell’Ato.
-Astenersi dall'assunzione di impegni di spesa o dal riconoscimento di debiti fuori bilancio relativi a queste fatture.
-Segnalare con urgenza all’Ato eventuali ulteriori richieste di pagamento simili, allegando la documentazione ricevuta.
-Tutelare la propria autonomia amministrativa e la sostenibilità dei bilanci comunali evitando qualsiasi forma di riconoscimento implicito o esplicito delle pretese economiche non validate dall’Ato;
-Partecipare alla riunione straordinaria dei Sindaci, convocata – su espressa sollecitazione degli stessi amministratori - per il prossimo 28 ottobre 2025 per definire una posizione comune e chiarire definitivamente la vicenda.