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Atripalda - Notte Europea dei Musei con il Palazzo della Dogana dei Grani e Area archeologica dell’Antica Abellinum
venerdì 16 maggio 2025 - Da Redazione
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Sabato 17 maggio 2025, il Palazzo della Dogana dei Grani e Area archeologica dell’Antica Abellinum ad Atripalda partecipa alla Notte Europea dei Musei con l’apertura straordinaria serale, dalle 19.00 alle 22.00 (ultimo ingresso ore 21.30). La serata sarà arricchita da un evento musicale presso l’Area archeologica dell’Antica Abellinum, dove si svolgerà un concerto a cura del Conservatorio di musica “D. Cimarosa” di Avellino, organizzato in collaborazione con il Comune di Atripalda.
L’ingresso all’area archeologica è, come di consueto, da Piazza Umberto I, attraverso Rampa San Pasquale.
Il programma del concerto prevede:
Ney Rosauro, Toccata e divertimento per vibrafono e chitarra
Francesco Mauro, vibrafono
Antonio Pugliese, chitarra
Benjamin Bitten, Folksongs per voce e chitarra
Sara Vigorito, soprano
Ferdinando Pio Longobardi, chitarra
Mario Castelnuovo-Tedesco, Sonatina op. 205 per flauto e chitarra
Carlo Munier, Capriccio Spagnuolo per mandolino e chitarra
Rebecca Della Ragione, mandolino
Michele Festa, chitarra
Classe di Musica d’insieme per strumenti ad Arco del M° Giovanna D’Amato
Classe di Musica da Camera del M° Francesco Venga
Nel Palazzo della Dogana dei Grani sarà, invece, possibile visitare la mostra fotografica di Olivo Scibelli dal titolo “Carri Gigli e Mai – Tradizioni e riti in Campania”, che racconta le tradizioni e i riti della Campania, come i carri e gigli di paglia della provincia di Avellino, i gigli di Nola e dintorni e la festa del maio, tipica dei comuni del Mandamento, attraverso sessantotto suggestive fotografie a colori.
Con questi scatti l’artista cerca di trasmettere l’umanità e lo spirito di sacrificio di tante comunità, cercando di far rivivere, attraverso le sue sensazioni e punto di vista, riti e tradizioni che si ripetono immutati dal passato al presente, nel tentativo di preservare la memoria e di far conoscere realtà popolari ed etnoantropologiche ancora poco note.
La mostra sarà visitabile fino al 13 giugno, negli orari di apertura del museo, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 19.00, con ultimo ingresso alle 18.30.