Avellino - Evento della Festa del Piedibus – “Coloriamo la strada scolastica"

Il 6 giugno ad Avellino la Festa del Piedibus – “Coloriamo la strada scolastica”
Seconda annualità del progetto: sostenibilità, partecipazione e spazio pubblico per una città a misura di persona
Si terrà venerdì 6 giugno a partire dalle ore 12:00 in Piazza Garibaldi la Festa del Piedibus – Coloriamo la strada scolastica, evento conclusivo della seconda annualità del progetto promosso dal Comune di Avellino e coordinato da Legambiente Avellino in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Regina Margherita, Proloco Avellino e ASC Avellino.
La manifestazione rappresenta il momento conclusivo di un percorso educativo che ha coinvolto decine di alunni e famiglie nel promuovere forme di mobilità sostenibile nel tragitto casa-scuola, attraverso l’organizzazione quotidiana del Piedibus. Un progetto che si consolida e cresce, promuovendo l’autonomia dei bambini, la sicurezza stradale e un diverso modo di vivere gli spazi urbani.
Durante l’evento:
Verranno presentati i risultati del secondo anno di progetto;
Si terranno laboratori sulla mobilità sostenibile con alunni e alunne della scuola;
Saranno consegnati attestati di partecipazione a tutti coloro che hanno contribuito all’iniziativa.
Elemento centrale della giornata sarà la sperimentazione della strada scolastica: per l’intera durata dell’evento, Piazza Garibaldi sarà chiusa al traffico, diventando uno spazio sicuro e a misura di persona, trasformato in un’area di incontro, gioco e apprendimento.
L’iniziativa “Coloriamo la strada scolastica” vuole essere un segnale forte di cambiamento urbano, un’occasione per riflettere concretamente su come ripensare le città partendo dalle esigenze dei più piccoli e dalla necessità di spazi pubblici più accessibili, sicuri e sostenibili.
Progetti come il Piedibus dimostrano come la partecipazione delle famiglie, delle scuole e delle istituzioni possa produrre un impatto concreto sulla qualità della vita urbana. La strada scolastica non è solo un evento simbolico, ma un primo passo verso un modello di città che mette al centro le persone, non il traffico.