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Benevento - Aree Interne : Lettera aperta al Governo e al parlamento.Il card.Zuppi:"No alla guerra preghiamo per la pace"

 Il Presidente della CEI, Cardinale Zuppi accogliendo il pressante appello di Papa Leone XIV, invita a intensificare la preghiera per una “pace disarmata e disarmante”.Sottoscritto a conclusione dell'annuale convegno a Benevento dei Vescovi delle Aree interne, il documento, firmato al momento da 139 tra Cardinali, Arcivescovi, Vescovi e Abati, resta aperto per ulteriori adesioni. Il testo sarà consegnato all’Intergruppo Parlamentare “Sviluppo Sud, Isole e Aree Fragili •( Stralcio del documento) L’analisi si concentra sugli interventi attuati per contrastare lo spopolamento e l’impoverimento delle risorse umane nel Mezzogiorno. • Dal 1976 al 2016, 5 milioni di persone sono migrate verso il Centro-Nord, con solo 3 milioni di rientri. • Negli ultimi 16 anni, 1.183.000 residenti hanno lasciato il Mezzogiorno, di cui la metà giovani tra i 15 e i 34 anni. • Nel 2017, il saldo migratorio interno del Mezzogiorno è stato di -59.600. • Solo il 27% di chi si trasferisce è laureato, evidenziando che non sono solo i laureati a emigrare (nel 2017, il 25,8% dei giovani del Mezzogiorno era iscritto a università del Centro-Nord). • Il tasso di abbandono degli studi è del 19,4% nel Mezzogiorno, superiore alla media nazionale. • Il 17,2% dei dottori di ricerca italiani vive e lavora all’estero a sei anni dal conseguimento del titolo. Difficoltà nell’Attrarre Talenti • L’Italia presenta difficoltà significative nell’attrarre talenti altamente qualificati. • Nel 2011, il saldo migratorio tra immigrati e emigrati high-skilled in Italia era negativo. • L’Italia si colloca nel quartile inferiore per l’ambiente delle competenze secondo l’OECD. • L’indice MIPEX mostra che l’Italia ha politiche di integrazione insufficienti per attrarre immigrati laureati. Le politiche di Integrazione e Attrazione • Le politiche di integrazione e attrazione sono fondamentali per contrastare lo spopolamento. • È necessario sviluppare politiche di attrazione per i professionisti altamente qualificati. • Le politiche di integrazione influenzano positivamente la percentuale di immigrati laureati. • Efficacia degli Interventi di Formazione • Gli interventi di formazione professionale hanno avuto effetti positivi sull’occupazione. • I corsi di formazione in Piemonte hanno portato a un tasso di occupazione del 57,2% a 12 mesi. • Il microcredito in Sardegna ha creato opportunità lavorative per disoccupati, con il 70% dei beneficiari diventati imprenditori. • Iniziative Locali e Partecipazione Comunitaria • Le iniziative locali e la partecipazione comunitaria sono essenziali per il rilancio dei territori. • Il processo partecipato dell’ITI della Montagna Materana ha coinvolto attivamente i Sindaci e le comunità locali. • Gli interventi in Emilia-Romagna hanno creato beni e servizi locali, contrastando lo spopolamento. • Strumenti che Rafforzano gli Squilibri • Alcuni strumenti hanno inavvertitamente rafforzato gli squilibri territoriali. • I finanziamenti per Master e Dottorati hanno aiutato gli studenti a trovare lavoro, ma spesso al di fuori della regione di origine.Le misure del POR FSE in Basilicata hanno coinvolto 1.108 beneficiari, ma non hanno risolto il problema dello spopolamento. • Valutazione dei Master e Dottorati • La valutazione dei programmi di master e dottorato ha evidenziato risultati positivi in termini di occupazione, ma ha anche rivelato un fenomeno di brain drain. • Il 70,22% dei partecipanti ai master universitari ha trovato lavoro a distanza di 12 mesi. • Il 60,29% dei partecipanti ai master non universitari ha trovato occupazione nello stesso periodo. • Il tasso di disoccupazione è diminuito di oltre il 12,5% rispetto a sei mesi dopo il master. • Il 44,7% degli occupati con master universitari ritiene che il lavoro sia correlato al master. • Il 49,4% dei partecipanti ha trovato lavoro all’estero o in altre regioni italiane, nonostante il 90,4% abbia mantenuto la residenza in Basilicata. Condizione Occupazionale • A sei mesi e un anno dalla conclusione dei programmi, la condizione occupazionale dei beneficiari è migliorata. • A sei mesi, il 63,6% dei partecipanti era occupato, il 27,5% disoccupato e il 3,5% inattivo. • A un anno, gli occupati sono aumentati al 68,9%, mentre i disoccupati sono scesi al 28%. • I beneficiari del solo tirocinio hanno mostrato i migliori risultati occupazionali. Contratti di Lavoro e Tipologie • Le forme contrattuali per i beneficiari sono cambiate nel tempo, con un aumento dei contratti a tempo determinato. • Nella prima valutazione, il 40,9% dei contratti era di collaborazione, il 28,2% a tempo determinato. • Nella seconda valutazione, i contratti a tempo indeterminato sono aumentati al 54,3%. • Nella terza indagine, i contratti a tempo determinato sono diventati prevalenti (55,3%). Interventi per Contrastare il Brain Drain • Le politiche attuate non hanno incentivato il rientro dei giovani altamente qualificati, contribuendo al brain drain. • Esiste un mismatch tra l’offerta di lavoro e il sistema produttivo debole.• Le politiche non hanno aumentato le capacità assorbitive delle imprese regionali. • Il fenomeno del brain drain è accentuato dalla scarsa offerta di lavoro coerente con le qualifiche. Iniziative per il Ritorno dei Giovani • Sono necessarie azioni per attrarre e far tornare i giovani nei territori di origine. • Interventi per ripristinare servizi pubblici essenziali e ridurre la disoccupazione sono fondamentali. • Il microcredito ha mostrato risultati positivi per i disoccupati, con l’89% che ha avviato attività imprenditoriali. • I tirocini in aziende locali hanno contribuito a mantenere i giovani nel territorio. • È necessario passare dal brain drain alla brain circulation, creando reti di conoscenze tra chi emigra e il territorio d’origine. • Si deve riflettere su come attrarre talenti e superare gli ostacoli all’ingresso di giovani qualificati in Italia.