“Dal fate presto al facciamo prima”, l'Ordine dei Giornalisti alla tavola rotonda con la Protezione Civile

“Dal fate presto al facciamo prima”, nell’ambito della mostra Terremoti d’Italia, promosso dall’Ordine dei Giornalisti Campania e valido ai fini della formazione giornalistica, si è tenuta ad Avellino la tavola rotonda moderata da Brunella Cimadomo, coordinatore Ufficio Stampa Protezione Civile con esperti e testimoni sull'attualità dell'argomento. Sull'alleanza con il mondo dell'informazione per far conoscere la conooscenza e i rischi di un terremoto, il Dirigente capo della Protezione Civile regionale, Italo Giulivo, ha sottolineato come, "i cittadini devono conoscere il Piano di Protezione Civile del Comune assumendo consapevoli comportamenti, gestendo il rischio anche attraverso la partecipazione come quella di oggi".
Per Giulivo, è importante fare," i conti con la pericolosità della natura, perchè sappiamo dove accadranno i fenomeni naturali ma non quando, nè la loro magnitudo. La prevenzione è fatta, dunque, di comunicazione, formazione e comprensione delle procedure”. Anche ’ il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli ha posto l’accento sul ruolo cruciale che svolge la corretta informazione quando si parla di terremoti, con la necessità di percorsi di formazione che promuovano una sempre crescente consapevolezza in chi ha la responsabilità di informare, un compito sempre più difficile di fronte al dilagare di fake news e di informazioni che arrivano dagli ambiti più diversi".
Nell'incontro da evidenziare l'intervento della giornalista Alessandra Malanga, che ha sottolineato l''importanza degli "uffici stampa tesi a garantire una corretta comunicazione difendendo dal pericolo di fake news, evitando allarmismi ma favorendo il rispetto di regole che possono ridurre i rischi". Il professore Andrea Prota, responsabile scientifico di Reluis, è intervenuto sulle "strategie che governano i nuovi interventi nelle zone sismiche per garantire la massima sicurezza in tempi rapidi, senza costringere le persone a lasciare le case" .
Per Anna Vicari dell’Istituto di Geovulcanologia, è "fondamentale educare i giovani alla consapevolezza del rischio coinvolgendo le nuove generazioni attraverso visite e incontri, ma cercando di usare modelli più semplici di comunicazione.”
Pierfrancesco Dimilito, capo dell’Ufficio Stampa della Protezione Civile, ha posto "l’accento sulla capacità della comunicazione di adeguarsi alle trasformazioni della società."
