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Giornata Nazionale della Legalità 2022 alla casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi

Anche dalla casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi si alza una voce in ricordo delle vittime di mafia in occasione della Giornata Nazionale della Legalità 2022.

La manifestazione celebrativa, promossa dall’Istituto superiore “Vanvitelli” di Lioni e dalla direzione della Casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi, si terrà mercoledì 25 Maggio tra le mura del penitenziario altirpino.

All’iniziativa, che come spiega il funzionario giuridico-pedagogico del carcere, Marianna Pernice, assume un particolare valore nel percorso rieducativo dei ristretti, parteciperà un gruppo di detenuti che frequentano i corsi scolastici negli istituti presso la C.d.R.; costoro porteranno le loro personali testimonianze e riflessioni sulla giornata che a livello nazionale intende ricordare assieme ai giudici Falcone e Borsellino tutte le vittime di mafia ed esprimere vicinanza ai loro familiari.

La manifestazione, moderata dal prof. Pasqualino Lapenna, vedrà l’intervento anche di diversi esponenti del mondo della scuola e della cultura, assieme ai rappresentanti delle istituzioni locali: Gerardo Cipriano, dirigente scolastico dell’IISS “De Sanctis” di Sant’Angelo dei Lombardi, Giovanni Salvati, comandante del corpo di Polizia penitenziaria del carcere altirpino, Maria Rosaria Iannaccone, dirigente aggiunto di polizia penitenziaria. In aggiunta porteranno il loro contributo Carlo Mele, garante provinciale delle persone private della libertà personale, i sindaci di Sant’Angelo e di Lioni, Marco Marandino e Yuri Gioino, e Rosetta D’Amelio, consigliera delegata per le pari opportunità della Regione Campania.

A chiusura della manifestazione celebrativa farà seguito la lettura, sempre ad opera degli apprendenti degli istituti presenti nella casa di Reclusione, dei nomi delle vittime di mafia cadute dal 1980 ad oggi.

«Il dolore delle vittime deve essere un dolore collettivo, presente nella vita di ognuno, affinché l'indifferenza non diventi un proiettile letale per chi vive il carcere e per la comunità», è il pensiero del Garante regionale delle persone private della libertà prof. Samuele Ciambriello, che per sopravvenuti impegni non potrà  intervenire alla manifestazione.