Il Papa ai giornalisti," Disarmiamo le parole per disarmare il mondo.Solo i popoli informati sono liberi di scegliere"

La prima udienza pubblica del suo pontificato è stata dedicata da Leone XIV agli operatori dei media che hanno seguito il Conclave. Circa tremila tra operatori video, fotografi e cronisti hanno acclamato il Papa all'ingresso nell'Aula Paolo VI che ha evidenziato la solidarietà ai giornalisti incarcerati per "aver cercato di raccontare la verità".Robert Prevost non si è sottratto allo scambio di battute salutando i giornalisti in modo cordiale e con l'autoironia che lo contraddistingue. Dal "Forza Roma" al selfie con la sciarpa peruviana fino alla passione per il tennis. Uno storico attento al linguaggio che ha contagiato tutti con il suo studiato passaggio dall'inglese all'italiano, come era passato dall'italiano allo spagnolo alla prima apparizione su Piazza San Pietro. Applausi convinti tra i presenti che hanno avuto dal primo impatto la sensazione che Leone XVI non è un Papa venuto per adeguarsi, ma per lasciare un segno nel tempo.Ha coinvolto gli operatori dei media auspicando che "la comunicazione deve essere disarmata e disarmante " per condividere "uno sguardo diverso sul mondo per incoraggiare ad agire in modo coerente con la nostra dignità umana". Questa mattina, nell’ambito dell’incontro tra Papa Francesco e i responsabili del mondo dell’informazione svoltosi presso l’Aula Paolo VI in Vaticano, il Santo Padre – durante i saluti finali – si è intrattenuto brevemente anche con l'irpino Francesco Pionati, ( nella foto) direttore dei Giornali Radio Rai e di Rai Radio1.