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La grande spiritualità del Goleto tra le tecniche multimediali e il ruolo della fede lungo il Cammino di Guglielmo

 

I cammini storico-religiosi si confermano sempre più come pratiche di turismo sostenibile, capaci di unire spiritualità, cultura e riscoperta dei territori: la tecnologia si propone come una guida intelligente e coinvolgente, capace di arricchire l’esperienza del pellegrino e del visitatore. Con questa visione è nato  il nuovo spazio GAM - Goleto Area Multimediale, un percorso multimediale promosso dall’Arcidiocesi di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia e dal Comune di S. Angelo dei Lombardi, progettato dallo studio dell’architetto Angelo Verderosa e realizzato da Space S.p.A., azienda leader nell’innovazione per i beni culturali di ETT - Gruppo Deda.

Situata lungo il cammino di San Guglielmo, l’Abbazia diventa oggi un luogo in cui la sosta si trasforma in occasione di conoscenza e approfondimento. Il nuovo allestimento trasforma, infatti, la visita in un vero e proprio viaggio immersivo da vivere in prima persona: dalla spettacolare videoproiezione sulla Torre Febronia, agli ambienti interni del GAM, dove postazioni interattive, contenuti audiovisivi e installazioni digitali guidano il pubblico alla scoperta del luogo e della figura di San Guglielmo.

Con la terza, recente, campagna di restauri (progetto 2016-2021, ultimazione lavori 2024), finanziata dalla Regione Campania con fondi Por-Fesr destinati alla Strategia Aree Interne (SNAI), sono stati ricostruiti i 4 grandi archi crollati nella chiesa del Vaccaro a seguito del terremoto del 1980, dando maggiore stabilità strutturale al complesso degli imponenti ruderi a cielo aperto.

Condotta in continuità con la precedente (2001-2007) dallo stesso arch. Angelo Verderosa, la campagna di restauri ha reso funzionali gli ex-casali unificando i percorsi interni, collegando tra loro i due livelli e costituendo una foresteria con 20 posti letto. Previa la realizzazione di una copertura lignea soprastante il corpo della ex-Biblioteca, sono stati realizzati l’info-point e l’area multimediale dedicata alla conoscenza della vita di Guglielmo e della millenaria storia dell’Abbazia.

 

Numerosi e puntuali sono gli accorgimenti adottati per favorire la visita in sicurezza del complesso da parte di più tipologie di utenti. Ai fini della sostenibilità ambientale e della riduzione dei consumi energetici sono stati realizzati un impianto fotovoltaico, due impianti solare-termico, tre impianti a pompa di calore e il rewamping dell’intero sistema illuminotecnico.

Sono state ristrutturate l’aula liturgica dedicata a S. Guglielmo e le due sale convegni (sala dell’Arco e sala del Casale), dotandole di arredi, pedane e attrezzature audio-video. Le ex-sacrestie, annesse alla chiesa del Vaccaro, sono state arricchite con arredi museali. Sul lato ovest è stata riqualificata un’estesa area-giardino. Sono stati infine avviati importanti scavi archeologici che fanno intravedere i resti di una preesistente villa romana, correlata al mausoleo, un cimitero extra moenia di epoca medioevale e una doppia canala che da monte alimentava, con acque sorgive, la cisterna e gli orti intra moenia.

 

Sul lato ovest dell’ex-convento maschile, al piano terra, è stato realizzato un nuovo info-point per l’accoglienza dei visitatori con una ‘sala proiezione’ che introduce alla visita dell’abbazia e un book-shop. Al piano soprastante vi sono una serie di sale multimediali con tecnologie innovative, aventi funzione documentativa, ludica e didattica, curate da Space S.p.A. di ETT - Gruppo Deda.

L’Abbazia riapre il 30 maggio 2025 ad un pubblico più vasto e con un nuovo approccio alla storia di San Guglielmo e del complesso architettonico. La scelta narrativa, ad esempio, ha previsto l’utilizzo di talking avatar - rappresentazioni animate di personaggi, a partire da dipinti, fotografie o ricostruzioni tramite IA -, realizzati con tecniche di animazione basate sull’Intelligenza Artificiale, che danno voce ai protagonisti della storia del complesso come narratori in prima persona di vicende storiche e sociali.

Con questo intervento, l’Abbazia del Goleto rafforza il proprio ruolo di snodo narrativo e spirituale lungo il cammino di San Guglielmo, quale modello di dialogo tra luoghi della fede e linguaggi della contemporaneità.

 

Lungo tutto il percorso, dall’esterno fino agli spazi interni, pannelli informativi accompagnano il visitatore nella scoperta della storia dell’Abbazia, dei suoi protagonisti e delle sue trasformazioni. QR code rimandano a contenuti di approfondimento fruibili tramite una web app dedicata, rendendo l’esperienza accessibile anche dallo smartphone personale, in doppia lingua italiano e inglese.

 

Di grande impatto è l’esperienza con i visori di Realtà Virtuale in 3D che consente di esplorare in prima persona, la ricostruzione fedele della grande chiesa del Santissimo Salvatore, di cui oggi possiamo ammirare solo i resti. Il pubblico può, così, “entrare” in uno spazio perduto, ammirarne affreschi, altari, arredi e riscoprire l’imponenza e la complessità architettonica dell’antico edificio, così come si presentava nel 1745 al momento dell’apertura.

 

La Sala immersiva, attraverso una serie di proiezioni multi-parete e una narrazione, ci conduce nel mondo del giovane pellegrino Guglielmo. Si potrà seguire il suo cammino, da Santiago de Compostela a Roma e poi lungo l’Appia e l’Ofanto, nel tentativo di raggiungere il Santo Sepolcro a Gerusalemme.

 

Tra le postazioni, anche un artwall - cioè una composizione artistica di video su più schermi di diversa grandezza - racconta l’originale struttura amministrativa del Goleto, guidata per secoli da badesse: un raro esempio di governo monastico al femminile che rende questo luogo ancora più unico nel panorama religioso e culturale italiano.

 

Arricchisce il percorso una biblioteca digitale, con volumi che documentano la vita del santo Guglielmo e studi sull’Abbazia sfogliabili virtualmente, spettacolari riprese da drone e documentazione sui beni artistici (dipinti, statue, portali) che, al momento della soppressione del 1807, furono portati nelle chiese all’intorno.

 

Il legame coi territori e la documentazione dei luoghi attraversati da Guglielmo, ubicati in buona parte lungo l’Appia e l’Ofanto, così come citati nella Legenda della vita del Santo, sono consultabili nel totem touch multimediale, come invito a conoscerli e a visitarli.

 

Al pubblico più giovane sono dedicati, in modo particolare, gli oggetti narranti, dai temi avvincenti ed evocativiil lupo, il fiume, la montagna, la conchiglia, ecc. Quando si appoggiano le apposite card dotate di sensori sul grande desktop digitale, si attiva il racconto delle relative vicende legate a Guglielmo e al Goleto su di un grande monitor.

 

Anche gli allestimenti più tradizionali a muro presentano una tecnica di rappresentazione attuale e grafiche di taglio innovativo: in particolare, la timeline introduce nella dimensione temporale del sito dell’Abbazia e di San Guglielmo, a partire dal I sec. a.C. al fino ad oggi. Il pannello del Cammino, invece, mostra l’itinerario ispirato alle tracce del giovane pellegrino Guglielmo con un invito a mettersi in cammino attraverso 3 regioni e 30 borghi, per complessivi 320 km.

 

Infine, si può vedere la riproduzione tridimensionale in dimensioni reali di una scultura del XIII sec. raffigurante San Guglielmo, trafugata dal Goleto negli ‘anni ’90, e ricostruita, grazie ad una foto d’epoca, con tecniche laser e 3D da una start-up irpina. L’appello è chiaro: Aiutami a tornare al Goleto!