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La Scandone, Vitucci, Thomas e i panni sporchi che si lavano in famiglia...

In casa Sidigas esplode la grana Thomas. Come se non bastasse dopo il clima infuocato che si era creato immediatamente dopo la pesante sconfitta di Reggio Emilia a rincarare la dose arriva un nuovo affaire sollevato nel post gara proprio da coach Vitucci. L'allenatore della Scandone in sala stampa si era lasciato andare a delle dichiarazioni sibilline su un 'presentimento' che gli avrebbe in qualche modo annunciato la sconfitta. Ieri, a mezzo stampa con un freddo e breve comunicato, sono arrivati i chiarimenti ufficiali del coach che ha dichiarato: «Il mio riferimento al “presentimento” era dovuto ad un episodio, accaduto nella giornata di venerdì da parte del giocatore Will Thomas che, non presentandosi alla partenza per Reggio Emilia, ha minato la serena e regolare routine di trasferta della squadra». Parole che certamente non gettano acqua sul fuoco ma, se possibile, aprono a nuove tempeste interne allo spogliatoio. Il rapporto tra la società, lo staff tecnico e il giocatore, in seguito alle dichiarazioni, potrebbe ovviamente incrinarsi ed avere serie ripercussioni anche sulla gestione del mercato. Ci si chiede ora perchè Vitucci non abbia chiarito prima la vicenda magari rispondendo in sala stampa alle domande dei giornalisti o perchè non abbia scelto di lavare i panni sporchi in famiglia evitando che Thomas diventasse il capro espiatorio di una situazione già difficile, e soprattutto ammesso che quanto dichiarato dal coach sia vero la domanda che sorge spontanea è: perchè Will Thomas è stato comunque della partita? Se era lui la causa delle tensioni perchè farlo giocare giustificando, di fatto, il suo grave comportamento? Domande che difficilmente troveranno risposte ma probabilmente affondano le radici in questioni facilmente analizzabili. Con buona probabilità Thomas non è rimasto in panca perchè non c'era nessuno che potesse sostituirlo. Ed allora, considerato che il rapporto tra il giocatore ed il coach potrebbe rompersi a breve, quella che fino ad ora era una alternativa oggi è un necessità: la Scandone deve trovare un nuovo lungo. E magari anche un nuovo play che compensi le continue assenze di Spinelli ( motivi fisici) e le debacle di Lakovic (motivi tecnici). La rivoluzione è alle porte e ad oggi sembra davvero inevitabile. I battibecchi interni allo spogliatoio in ogni caso non aiutano: i risultati continuano a non arrivare e la società non ci fa certo una bella figura.