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Monteforte - In ricordo delle quaranta vittime di Acqualonga-A16 l’opera d’arte del maestro Di Rosa e dell’arch. Schillaci.


Sono in corso i lavori per la realizzazione dell''opera d’arte "Vivere Ancora" promossa dall’Ordine degli Architetti della provincia di Avellino ed il Comune di Monteforte in memoria delle vittime dell’incidente stradale del viadotto Acqualonga avvenuto il 28 luglio 2013. La consegna dell’installazione è prevista per il ricorrente anniversario. Nel 2018 è stato promosso il concorso di idee in ricordo delle quaranta vittime dell’incidente lungo l’autostrada A16, nel territorio del Comune di Monteforte Irpino, a bordo di un pullman di ritorno da un pellegrinaggio a Pietrelcina. Tutti i passeggeri erano originari della cittadina di Pozzuoli. Nel concorso, riservato ai progettisti under 40, si chiedeva di presentare una soluzione progettuale dell'area sottostante il luogo dell’incidente a "memoria storica" dell'accaduto. Il risultato è un’opera dal valore fortemente simbolico del giardino della memoria, che vede la collocazione dell'opera scultorea realizzata dal maestro Antonio Di Rosa


che rappresenta un’anima che si eleva e che tende al cielo, un volto con lo sguardo rivolto verso il paese natale delle vittime dell’incidente, collocata in un’area adeguatamente riqualificata, la cui valorizzazione era oggetto del concorso vinto dall'arch. Germano Schillaci di Siracusa


che meglio riusciva a tradurre la collocazione dell'opera scultorea e la sistemazione del contesto naturale che doveva accoglierla. Oggi, a distanza di otto anni dall'incidente di Acqualonga e di tre anni dal Concorso di Idee promosso in sinergia tra l'Ordine degli Architetti e l'Amministrazione Comunale di Monteforte Irpino sono in avanzata fase i lavori di realizzazione dell'Opera, che si concluderanno entro il 28 luglio con un evento socioculturale di commemorazione che sarà anche l'occasione per rendere omaggio alle vittime della tragedia del 2013. L'Opera che si andrà a realizzare, rappresenterà anche il simbolo del ricordo delle vittime della strada nel mondo, con un profondo messaggio socio-educativo rivolto soprattutto alle nuove generazioni. “Dietro ogni incidente stradale ci sono storie personali e familiari di grande sofferenza. Questa istallazione artistica ricorda le quaranta vittime, ma, allo stesso tempo, vuole testimoniare l’impegno che deve esserci nella prevenzione per garantire un maggiore livello di sicurezza delle infrastrutture che ci circondano”  così il presidente Erminio Petecca.