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Carfagna : "Draghi garanzia di affidabilità", attacca la Camusso e sollecita impegno per un risultato positivo

Il Ministro per il Sud  e candidata di "Azione"  Mara Carfagna ad Avellino al Circolo della Stampa con Domenico Gambacorta ( quarto nel listino al Senato),  Stefano  Farina  ( Uninominale Camera)  e Francesca Mite ( Senato). Senza preamboli, a pochi giorni dal voto , nonostante l'ora di ritardo rispetto ai tempi prefissati, la gente si affolla verso le otto di sera, tra i quali il presidente di Cinfindustria Avellino, Emilio De Vizia,  per ascoltare  ancora una volta i "paletti" che hanno caratterizzato il suo agire politico da titolare del Dicastero.


In sintesi, conferma l'appoggio e la fiducia "nell'uomo di Stato qual è Draghi con il quale continuare con il suo metodo e agenda con la quale ha garantito dignità e orgoglio al nostro Paese. " Per la ministra, " tra Giorgia Meloni e Mario Draghi non c'è dubbio a chi affidare il nostro futuro e speranze. Per tal motivo, è importante un risultato positivo di Azione e Italia Viva per la formazione del nuovo Governo nel quale lo indicheremo futuro premier.

Abbiamo ottenuto in un anno e mezzo una crescita del Pil del 6,5%, ottenuto il Pnrr,  e non siamo più il fanalino di coda in Europa".

Non è mancata la secca risposta a Susanna Camusso intervenuta ad Avellino,  che sulla questione aree interne ha tentato di intestarsi la rappresentanza del Sud, definendola "superficiale" invitandola ad avere "la decenza di studiare le carte". Per Carfagna , "il Sud rischia molto se si mette mano al Pnrr, come indicato dalla Meloni. Così si bloccano investimenti e cantieri come l'Alta Velocità Napoli -Bari, i lotti Orsara -Bovino .


Perdere tempo -ha aggiunto - significa bloccare il cronoprogramma con gli investimenti che vanno completati entro il 2026, come i 26 milioni di Euro della Zes di Valle Ufita". Non la manda a dire alla" concezione proprietaria del Potere " di Vincenzo De Luca augurandosi "una Campania libera dal "deluchismo". E su Forza Italia, il suo partito originale, "lo abbiamo lasciato perche è non abbiamo voluto tradire l'Italia. Saremo il perno del futuro Parlamento". Per la cronaca, presenti all'evento, i responsabili provinciali di Azione, Giovanni Bove e per Italia Viva, Beniamino Palmieri. Notata invece l'assenza del consigliere regionale Enzo Alaia.