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Cipriano, Giordano e Ambrosone confermano il No al bilancio comunale.Petracca contro le mistificazioni

 " Abbiamo assistito ad un racconto mistificato della realtà. Non siamo mai stati con Festa, invece in questa sala c'era chi ha fatto accordi con lui negli enti sovracomunali. Il gruppo attuale del Pd lo ha cacciato dal partito, raggiungendo il risultato più alto della Campania in tutte le tornate elettorali", così il consigliere regionale Maurizio Petracca  che ha risposto anche alle accuse mosse dalla sinistra del campo largo. L'attesa del popolo dem vicino alle posizioni della segreteria provinciale  non è stata vana. Il giudizio conclusivo di Petracca è stato lapidario: " Sentire commenti fuori luogo di chi ha usato il partito per essere eletto, per ricoprire ruoli, è un pò come Dracula che dopo aver succhiato il sangue alle sue vittime, si dichiara vegetariano". Il riferimento è chiaro con tanto di nomi e cognomi, perchè," mi sembra che qualcuno ha scambiato l'originale per la copia: l'opposizione a Festa da sei anni ad oggi è quì, non altrove". Insomma le conclusioni di Petracca hanno confermato la "ripartenza" dei dem come risposta alle diverse critiche avanzate da Gengaro e Buonopane. Una ripartenza arrivata a pochi giorni dalla seduta del consiglio comunale di Avellino del prossimo 17 c.m.  che è stata anticipata dai consiglieri comunali che si sono espressi per il No al bilancio. Luca Cipriano, Nicola Giordano ed Enza Ambrosone, che nonostante l'assenza di Ettore Iacovacci hanno affermato in modo netto il giudizio negativo sulla proposta avanzata dal sindaco Laura Nargi, circa un loro coinvolgimento nell'attività amministrativa, ma hanno altresì chiesto un chiarimento a tutti i livelli, tramite una lettera recapitata ad Elly Schlein, al commissario regionale dem Misiani e al presidente Stefano Bonaccini anche sulla condotta politica del Presidente della Provincia Rizieri Buonopane. Ha iniziato Luca Cipriano, "voteremo no al bilancio consuntivo coerentemente con il percorso di opposizione a Festa che a far ricadere nel probabile commissariamento la città di Avellino, è stato e sarà Gianluca Festa. La Nargi - per Cipriano - è rimasta vittima del suo principale sponsor". Poi, la prossima richiesta al segretario Pizza di convocare la direzione prima di giovedì, per votare un documento nel quale ci si impegnerà per utilizzare le primarie di coalizione come strumento di scelta del candidato. Infine, la bordata sui tanti accordi trasversali e le ambiguità evidenziate con l'elezione di Ida Grella a Capo del consorzio universitario attraverso l'accordo Buonopane - Festa. Nicola Giordano ha assicurato che, " continueremo a tenere alta la bandiera della trasparenza e della legalità e anche per tale motivo, saremo scomodi nel partito. Troppe ambiguità come nell'accordo per il piano di zona Alta Irpinia con il voto determinante del comune di Montella". Poi ha aggiunto, " Qualcuno che si intesta il ruolo di censore, farebbe bene a leggersi le carte processuali fino alla fine: forse troverebbe qualche nome e cognome a lui vicino". Per Ambrosone, " l'avversario da avere a riferimento resta Festa con il suo sistema. Purtroppo c'è stato all'interno del Pd e del campo largo chi ha ritenuto di poter individuare il gruppo consiliare come avversario da combattere. E' stata una vicenda che mi ha molto amaregiata, anche per aver dato all'ex sindaco uno spettacolo da potersi godere comodamente in poltrona". Tra gli uditori nell'affollato Circolo della Stampa, l'on.le Umberto Del Basso De Caro, consiglieri della politica provinciale, Rino Genovese e Gerardo Melillo