Fico tra i mugugni sulle liste pulite, in attesa del nominativo del centrodestra e il congresso scontato del Pd

Mentre si susseguono telefonate, avvicinamenti e conferme di candidature specie nel centrosinistra, ma non sono da escludere veti in particolare tra i Democratici, e in attesa del nominativo a Presidente per il centrodestra, prosegue il suo cammino Roberto Fico. Ad oggi non risponde all'attuale governatore Vincenzo De Luca, definito "picconatore" dai rappresentanti cinquestelle. Anche sul programma, De Luca ha già dichiarato che," finchè non vedo il programma che intendono realizzare, per il sottoscritto, i candidati non esistono..." Tira dritto l'ex presidente della Camera che è tornato sull'argomento "liste pulite", a suo dire, " tutela i partiti politici, le persone e le liste civiche che andranno al voto". Fico ha già chiesto ai rappresentanti della coalizione di iniziare a "produrre il casellario giudiziale e i carichi pendenti, per accelerare un atto di responsabilità verso gli elettori". Molti comunque, hanno già avanzato critiche. Si starebbe ripensando ad una formula più "super partes" sulla falsariga di Gaetano Manfredi considerato che da indiscrezioni avrebbero fatto parte del comitato etico due magistrati del peso di Paolo Mancuso già capo della Procura di Nola e Federico Cafiero De Raho ex Procuratore Antimafia nazionale. Sul fronte partiti, è già iniziato ieri il congresso Pd che terminerà domenica con la conclusione scontata vista la candidatura solitaria di Piero De Luca tra mugugni e polemiche nella base degli iscritti per l'impostazione calata dall'alto. Resta ancora aperta intanto la questione liste, con il presidente De Luca che ne chiede due e con il resto della coalizione disponibile per una sola. ( A.P.)