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Gazzella: Scettico sulla riapertura dei Tribunali, propone una sola struttura giudiziaria a ridosso della Stazione Hirpinia

 

Prendo atto dell’appello lanciato dai sindaci di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi circa la riapertura dei Tribunali soppressi. Bene che abbiano sottoposto una questione così importante ai candidati.

Qui voglio dare il mio punto di vista, così Guerino Gazzella che interviene  sul  tema anche da avvocato, prima ancora che da candidato. 

"Ritengo, così dichiara,  che la riforma del processo in atto, volta all’accelerazione e digitalizzazione della giustizia, ed il vincolo di bilancio dello Stato rendano pressoché irrealizzabile una riapertura dei Tribunali di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi; invece è realizzabile l’apertura di un nuovo Tribunale dell’Irpinia, a ridosso della nascente Stazione Hirpinia, che includa le circoscrizioni dei soppressi Tribunali.   

Partiamo da un dato storico. 

Il decreto c.d. “taglia-tribunalini” del 2012 conteneva una clausola all’art. 10 che tanto recitava “Dal presente provvedimento non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. All'attuazione si provvede nell'ambito delle risorse umane strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente”. Dunque, la ratio di tale intervento normativo era di sopprimere i “tribunalini” per contenere i costi da questi scaturiti. Di fatto, l’accorpamento dei Tribunali di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi ai Tribunali di Avellino e Benevento ha determinato un ingolfamento degli uffici giudiziari ed un aumento dei costi. Si pensi, ad esempio, alla necessità di affittare nuovi immobili per ospitare nuovi uffici.  Dunque, è chiara la violazione della clausola di invarianza. Tale violazione, tra l’altro, avrebbe dovuto avere come conseguenza la riapertura dei Tribunali soppressi entro un anno, appurandosi il mancato contenimento dei costi. Sono passati diversi anni e nulla è stato fatto. 

Venendo ad oggi, bisogna intervenire tenendo in considerazione la riforma del processo e i fondi del PNRR.

Ritengo opportuno riportare nella nostra comunità gli uffici giudiziari, ma non attraverso la riapertura dei vecchi Tribunali. Bisogna, piuttosto, lavorare alla creazione di un Tribunale dell’Irpinia che deve nascere lì dove si concentreranno gli interessi del nostro territorio. È nell’area circostante la Stazione Hirpinia che dovrà sorgere una cittadella giudiziaria in cui allocare anche gli uffici della Procura della Repubblica, che vigili sul corretto utilizzo delle immani risorse finanziarie che giungeranno in quest’area.

Questo potrà avvenire solo attraverso il finanziamento del Masterplan di sviluppo che dovrà prevedere anche l’allocazione degli edifici deputati alla giustizia.

Inutile salvaguardare i campanilismi. Uniamo le forze e creiamo una struttura giudiziaria comune e facilmente raggiungibile grazie all’alta velocità, ma anche grazie alle strade a scorrimento veloce Contursi-Grottaminarda e Manna-Camporeale che ci collegherà alla Puglia.

Anche su questi temi sarebbe troppo chiedere un confronto con gli altri candidati, in diretta e senza domande preparate? 

Infine concedetemi un’ultima considerazione politica.

Quando ci riferiamo alla soppressione dei Tribunali dobbiamo guardare agli anni 2012-2014. Dunque, chi ne è stato l’autore? 

1. Presidente del consiglio Silvio Berlusconi, Ministro della giustizia Nitto Palma.

2. Presidente del consiglio Mario Monti, Ministro della giustizia Paola Severino.

3. Presidente del consiglio Enrico Letta, Ministro della giustizia Annamaria Cancellieri.

4. Presente in consiglio regionale a rappresentare l’Irpinia in quel periodo Rosetta D’Amelio.

5. parlamentari irpini dell’epoca, Sen. Cosimo Sibilia ed On. Gianfranco Rotondi. 

Come dire, il nuovo che avanza! Affidiamo la risoluzione del problema a chi ne è stato l’autore."