Il "Patto per Avellino" non decolla. Misiani sollecita i consiglieri dem all'unità della coalizione di centrosinistra
Non è ancora partito il countdown dei venti giorni dalla diffida del Prefetto entro i quali la sindaca Laura Nargi dovrà convocare il decisivo consiglio comunale per l'approvazione del bilancio consuntivo. Allo stato sono due i consiglieri che non hanno ricevuto la notifica del Prefetto Riflesso perchè irreperibili dal messo comunale incaricato alle notifiche. Sono giorni caldi in tutti i sensi per il comune di Avellino che, si allungheranno o meno i giorni per la data della convocazione del consiglio, è alle prese con la proposta di salute pubblica della Nargi dopo lo scontro frontale tra la stessa e i festiani con la conclusione amministrativa targata Gianluca Festa e l'apertura al dialogo per trovare i numeri necessari per l'approvazione del bilancio. Ad oggi, Sinistra Italiana, M5s, Controvento, App, Si Può con i consiglieri Santoro, Bellizzi ed Aquino hanno già espresso il secco no al governo con il primo cittadino. Categorico e ancor più netto il no di Antonio Gengaro e dello stesso capogruppo del Patto Civico Rino Genovese la cui proposta per un governo di sei mesi con un team di esperti esterni è stata bocciata dal capogruppo di "Siamo Avellino" Luigi Mattiello vicino al primo cittadino. Per il gruppo Pd che in consiglio vanta i consiglieri Ambrosone, Giordano, Iacovacci e Cipriano resta ancora attuale la chiusura ad una maggioranza alternativa ribadita dal commissario regionale Antonio Misiani che a più riprese, ha evidenziato anche in vista delle prossime regionali di tener conto dell'unità della coalizione e la possibilità di archiviare la lunga stagione civica dei festiani. I numeri pertanto non garantiscono il salvataggio della consiliatura, specie se il gruppo festiano rimane coeso con l'ex sindaco in silenzio e con l'atteggiamento di chi attende il corso naturale delle proposte in atto, seduto lungo la riva del fiume, aspettando, che gli eventi facciano il loro corso...Insomma, aspettare per credere!