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Pionati: Avellino merita una politica credibile, non improvvisata

"Il centrodestra ha perso perché sui territori non si improvvisa: si costruisce classe dirigente per vincere". Lo afferma in una intervista, Francesco Pionati, deputato ed ex giornalista, commenta l’esito delle recenti elezioni amministrative ad Avellino, evidenziando la necessità di un profondo rinnovamento nell’approccio politico locale.
Pionati sottolinea come "la sinistra si batte con idee", mentre l’avversario politico "ha caricato nomi a caso", senza creare progetti solidi né un legame reale con i cittadini. "Per vincere non bastano le bandiere e gli schieramenti: serve visione, serve un programma serio che parta dai bisogni della città e non dalle ambizioni personali", afferma.
Entrando nel merito della competizione, Pionati evidenzia che "Festa e Nargi sono stati stracciati dai candidati del centrosinistra" e che gli elettori hanno dimostrato di voler premiare chi ha offerto proposte più concrete.
L’ex parlamentare riconosce l’errore nella scelta della candidatura apicale: "Cirielli è un politico eccellente con un ruolo nazionale di prestigio, ma la sua discesa in campo è arrivata troppo tardi e ha allontanato il radicamento sul territorio". Il risultato — prosegue — "è stato inevitabilmente quello di un civismo improvvisato, con difficoltà anche nel comporre le liste".
Pionati richiama l’attenzione sulla necessità di costruire un progetto stabile:
"Bisogna guardare ai problemi reali: Avellino è una città capoluogo in ginocchio, Grottaminarda sta diventando un nuovo baricentro economico. Serve una legislatura di tregua per rilanciare i servizi, l’occupazione e i collegamenti infrastrutturali".
Infine, l’appello alla responsabilità delle forze del centrodestra:
"Dobbiamo essere attrattivi, capaci di aggregare e valorizzare energie locali. La città non si governa con aggressività o improvvisazione, ma con serietà e competenza. Il territorio va ascoltato e difeso, non usato come pedina occasionale".