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VI edizione del concorso “Totalife” dedicata alla memoria del dottore Angelo Frieri

 

Martedì 6 Luglio, alle ore 18.00, presso l’Hotel de la Ville di Avellino, si conclude, con la premiazione dei vincitori, la VI edizione del concorso “Totalife”. Questa edizione è stata dedicata alla memoria del dottore Angelo Frieri, già Vicepresidente della Onlus, volendone ricordare l’eccellente cultura, la saggezza dell’uomo giusto, la valentia professionale di un medico di razza.

 

L’associazione “Totalife Onlus”, l’Università agli studi “G. Carli” – LUISS e la Sezione di Avellino della Società filosofica italiana hanno gestito questo concorso con la delicatezza dell’azione e della parola, con toni pacati e decisi, volendo comunicare sicurezza e concorrere, dando la parola agli studenti, a superare le incertezze di 15 mesi di DAD. “Il dott. Frieri ci ha insegnato che bisogna andare in profondità, oltrepassare e, se possibile, cancellare sofferenze e preoccupazione. Gli studenti tutti e le loro famiglie ci diranno se ci siamo riusciti”, precisa il Professore Giovanni Sasso, Presidente di SFI Avellino.

Anche quest’anno, dieci premi sono a disposizione degli studenti della provincia di Avellino, di cui: tre premi, per complessivi € 2000, destinati agli studenti del primo grado, due borse di studio dell’Università, nonché cinque premi per € 9000, disponibili per conto di Totalife onlus, sono destinati agli studenti del terzo e quarto anno delle scuole superiori.

 

La LUISS, dal 12 al 16 luglio 2021, accoglierà due studenti titolari delle due borse di studio, con copertura totale dei costi di iscrizione e partecipazione alla “LUISS Orientation Summer School 2021, un’iniziativa di orientamento universitario rivolta agli studenti delle scuole secondarie di II grado di età compresa tra i 16 e i 19 anni. C’è un’apertura anche per il futuro: l’Università Luiss offre ai due vincitori anche la possibilità di iscriversi successivamente ad una delle Facoltà in essa presenti con un costo agevolato purché lo studente mantenga un elevato rendimento negli esami. Quindi, su esplicita indicazione della Luiss medesima, le due borse sono state attribuite ad allievi che non solo hanno redatto elaborati pienamente rispondenti ai criteri fissati nel bando, ma che hanno anche un curriculum ottimo/eccellente.

 

“I limiti imposti dal Covid – osserva il Preside Sasso - e dai nostri mezzi sono stati tanti, tuttavia la coralità degli sforzi, ci ha consentito di raccogliere le preziose idee di 38 studenti degli istituti superiori e di 18 delle scuole medie”.

 

LE PROVE DEL CONCORSO

Gli studenti si sono trovati, rispettivamente, di fronte a precise richieste:

a)      Per la “media”: ritieni che l’esperienza sociale e culturale che hai vissuto in questi anni sia valida, ampia, solida e rispondente alle tue aspettative? Per quale impegno di studio ti senti pronto? Quale futuro ritieni di poter/dovere affrontare?

b)     Per le superiori: tra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo è andata in crisi l’utopia modernista di un progresso illimitato e diffuso, l’illusione di un sapere onnipotente … la pandemia ha sicuramente aggravato questo scenario, trasformando il futuro-promessa in un futuro-minaccia. Quali presupposti culturali ed etici possono consentire di affrontare la precarietà, e, soffermandosi sulla propria progettualità personale, quali strategie contro la paura possono rafforzare le identità personali e collettive?

 

“I più piccoli si sono tutti dichiarati soddisfatti degli esiti formativi acquisiti, seppur in DAD. Hanno espresso precise preferenze per il prosieguo degli studi e dimostrato di vivere i problemi dell’adolescenza-diversità-identità, convinti che anche un “grido può cambiare il mondo”. La scuola deve mantenere ed incrementare la propria funzione di promozione culturale ed umana, perché, vivere la problematicità del nostro tempo ed affrontare le incertezze del futuro è possibile solo sentendosi compresi, supportati e forti nella validità dei propri valori”.

Sasso non nasconde la sua soddisfazione per “risultati che hanno sorpreso in positivo la Commissione: gli studenti di entrambi gli ordini di scuola hanno dimostrato di aver compreso a fondo la drammaticità di questo momento storico, di averlo in qualche modo rielaborato, immaginando, ognuno in modo costruttivo, ma profondamente diverso, il futuro. Sono stati capaci di comunicarci idee ed entusiasmi, ci hanno obbligati ad ascoltare.  Nell’ampio orizzonte della loro visione, anche politica, hanno individuato rilevanti aspetti sociopolitici che condizionano l’oggi sociale e determinano “indifferentismo” diffuso, a cui i singoli, sia per obbligo morale di solidarietà che per necessità civica, debbono opporre una convinta ed impegnata partecipazione per irrobustire la democrazia. Hanno indicato la necessità di realizzare una progettualità compatibile con il sociale e l’interesse etico-utilitaristico collettivo, sognano professioni per “una società più giusta, orientata al bene comune”. Le responsabilità e la transizione sono vissute però come un peso, con prospettive future impossibili da definire. Avvertono il vuoto, come se fossero sulla giostra, non si divertono, vogliono solo scendere”. Il loro argomentare è stato in genere serrato, incisivo.  Non sono mancate venature ironiche con immagini e metafore, come quella attinta da Antoine de Saint-Exupéry ne "Il piccolo principe", ove è scritto: "Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito". Il nostro compito, dunque, afferma un candidato, non è quello di fare e di tentare affannosamente di costruire materialmente, ma di formare prima una coscienza, ciò che ci spinga poi ad agire. Come i fiumi hanno origine da una sorgente, le nostre azioni devono derivare da un principio, da un valore di base”.

Sasso conclude sottolineando come “il nostro valore di base sono queste intelligenze, che non hanno perso le speranze e che, al di là di tutto, appartengono a giovani motivati e saldamente preparati”.