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Baby squillo ai Parioli, imputati verso il patteggiamento. Zampa (PD): 'Inaccettabile'..e la Procura frena

I pm capitolini frenano sul possibile assenso a patteggiamenti per i clienti delle baby prostitute del quartiere Parioli. Negli ambienti della procura di Roma si precisa che "nulla, al momento, è stato ancora concordato e che non c'è stato alcun assenso da parte di chi indaga. Il ricorso a questo rito alternativo è un'ipotesi prevista dal codice e sarà valutato caso per caso, anche alla luce della consapevolezza o meno dei clienti della minore età delle due ragazzine". 
La precisazione è arrivata dopo che, alla diffusione della notizia della richiesta di sconti di pena da parte degli imputati, era scoppiata la polemica. 
Durissimo l'attacco di Sandra Zampa, deputata Pd e vicepresidente della commissione Bicamerale Infanzia e adolescenza: "Il reato di sfruttamento della prostituzione minorile è un reato ignobile per il quale è sconcertante la possibilità di ricorrere a sconti di pena. E' sconcertante che per un reato tanto grave come lo sfruttamento della prostituzione minorile, sia possibile ricorrere a sconti di pena tali da evitare il processo, lo dico pur nel pieno rispetto del lavoro dei giudici e senza alcun giudizio sui singoli soggetti che accederanno al patteggiamento per i recenti casi avvenuti a Roma. E' evidente che occorre assumere al più presto provvedimenti e che la politica deve correggere una via d'uscita troppo veloce e semplice, come una pena pecuniaria".
Sul caso si è pronunciato anche Gian Ettore Gassani, presidente dell'Associazione degli avvocati matrimonialisti italiani (Ami) che ha espresso preoccupazione per la diffusione nel nostro Paese di uno strumento tipico della giustizia americana: "In Italia sta entrando dalla finestra l'orrendo istituto della 'cauzione' di americana memoria, in Italia la pena pecuniaria sta diventando cauzione, che arriva a coprire anche i reati più turpi come quello in questione".