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La rottamazione rivisitata al tempo della vittoria: Irpinia tra luci ed ombre

La vittoria era scontata ma si sa, dopo le ultime elezioni politiche al Pd l'affermazione non basta più. Il supporto più confortante deve arrivare dai numeri e dalle percentuali e Matteo Renzi, a livello nazionale, ha dimostrato di averli. Una vittoria netta la sua, contro due avversari forti ad altrettanto capaci ma, probabilmente, mediaticamente meno presenti del sindaco di Firenze ed ormai e' noto che l' affermazione politica, al tempo di facebook e twitter, passa anche per 'amicizie' e follower e in quel campo, il numero uno è chi ha saputo nel contempo tener testa a Massimo D'Alema e Maria De Filippi. Buona la vittoria del rottamatore a livello nazionale un pò meno sul piano locale dove, pur racimolando oltre il 58% dei voti, non ha stravinto. 
Il sindaco di Firenze in Irpinia ha vinto con 13010 voti su 22.252 elettori totali. Al secondo posto si è piazzato Gianni Cuperlo con 6971 voti (31,55%), mentre al terzo Pippo Civati che ha racimolato 2179 voti (9,84%). Come è noto l'Irpinia avrà dunque sei seggi per l’assemblea nazionale: 3 per Renzi, 2 per Cuperlo e 1 per Civati corrispondenti ai nomi di Enzo De Luca, Elvira Cappuccio, e Beniamino Palmieri in quota Renzi. Rosanna Repole e Silvio Sarno in quota Cuperlo e Marcello Rocco in quota Civati.
Indicativo il dato cittadino. Su 2649 votanti, Renzi ha ottenuto 1511voti( 57%), Cuperlo 833 (31,44%) e Civati 356 (13,4%). Cuperlo e' andato bene a Lioni (68,86%) e Sant’Angelo dei Lombardi (74,72%)dove, ovviamente, ha pesato la presenza di Rosetta D’Amelio e Rosanna Repole, così come non stupisce che ad Avellino si sia imposto di misura Matteo Renzi supportato da un peso massimo come Enzo De Luca che è' riuscito a portare in "dote" voti anche a Lacedonia, Conza e Solofra. Civati sbanca a  Serino dove Marcello Rocco ha inciso facendo conquistare al suo candidato 352 voti su 423 pari all’83,22% del totale. 397 voti per Renzi a Frigento comune retto dal 'rottamatore' Famiglietti. Alta la percentuale per Civati nel comune di Grottaminarda nonostante la presenza della candidata renziane Cappuccio, exploit di Cuperlo a Mercogliano, per lui 493 voti 
Renzi in provincia di Avellino, col suo 58 %, è piuttosto lontano dall’affermazione nazionale (circa il 67%), mentre Cuperlo va ben oltre il dato nazionale dove è fermo sotto il 20%. Sotto tono Civati che ha conquistato percentuali inferiori alle aspettative, ma Marcello Rocco tenacemente e ' riuscito nell'intento di posizionare la lista  con l'ingresso nell'assemblea nazionale.
"Adesso tocca a una nuova generazione- ha detto Renzi nel discorso di ringraziamento- che però non farà a meno dell'esperienza dei più anziani". Se non si riferiva esplicitamente ad Enzo De Luca è solo perchè Firenze ed Avellino restano geograficamente troppo lontani, ciò detto il caso irpino resta emblematico. Come a dire...la rottamazione rivisitata al tempo della vittoria, un momento in cui nessuno è indispensabile ma tutti sono utili soprattutto per arrivare a Palazzo Chigi ed evitare una nuova vittoria di Pirro.  Ora con l'abolizione del Porcellum ognuno dovrà fare i conti con l'elezione diretta e il rischio e' alto per i tanti parlamentari e addetti ai lavori costruiti dall'alto. Questo vale per i grillini , i berlusconiani ed ora per i renziani...Occorrerà' lavorare molto sul Territorio, con  impegno quotidiano e con la giusta dose di umiltà e disponibilità' verso gli elettori, mettendo da parte gelosie antiche, nuove presunzioni e in particolare  rendere credibile il proprio carisma. Il caso Renzi insegna...Ora non resta che attendere per credere...che siamo davvero vicini all'idea di un nuovo partito Democratico vincente ma innanzitutto credibile.