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Presentato il rapporto Migrantes a Conza: dal convegno nasce l'idea di un museo regionale dell'emigrazione

Un momento di incontro importante per discutere di un tema attuale e scottante come quello dell'emigrazione. L'occasione è data dalla presentazione del rapporto Migrantes nel convegno organizzato da Officina Solidale in collaborazione con il Comune di Conza della Campania e la Fondazione Migrantes. E' stata Rosanna Repole presidente di Officina Solidale a spiegare il motivo dell'incontro "La Fondazione lavora sinergicamente con tutte le forze sociali per valorizzare il territorio e per tutelare i diritti dei cittadini. La scelta di Conza della Campania non è casuale, questo si è dimostrato un paese ospitale e sensibile e lo dimostra la presenza sul suo territorio di una casa per rifugiati politici. Questi ragazzi, provenienti dall'Africa, non sono ospiti, è importante sottolineare che sono perfettamente integrati nel tessuto sociale. E' necessario- ha aggiunto- recuperare il contatto con chi è andato via, e per tale ragione qualche mese fa Officina ha ospitato un numeroso gruppo di argentini che ha avuto la possibilità di visitare l'Irpinia e la Campania. Il questa ottica il rapporto Migrantes diventa una occasione di riflessione, parlarne oggi a 150 anni dall’unità d’Italia è una ulteriore risorsa da coltivare attraverso uno scambio relazioni e rapporti”. A prendere la parola anche il padrone di casa Vito Farese primo cittadino del paese altirpino “L' emigrazione qui è un tema ricorrente. Io stesso sono nato in Belgio, mio padre è stato minatore quando lo Stato Italiano pagava la manodopera straniero con il carbone. I nostri padri hanno rischiato giorno per giorno la vita, con la speranza di poter rientrare in Patria, tanti non ce l'hanno fatta ma in molti all'estero si sono distinti. Credo sia normale aprire le porte del proprio paese a chi è in difficoltà, quelli che attualmente stiamo ospitando fanno parte di un progetto che è in piedi dal 2006 ed è unico nel suo genere in provincia di Avellino. Da qualche giorno- ha aggiunto il sindaco- ci è giunta notizia della possibilità di ampliare il numero di richiedenti, da 15 passeranno a 20 il tutto nel giro di qualche settimana”. Anche Stefano Farina sindaco di Teora e consigliere provinciale ha testimoniato quanto sia vasta la presenza di italiani all'estero portando Teora come esempio “Nella difficoltà del mondo che ci ospita parlare di emigrazione equivale tristemente a parlare di spopolamento. La particolarità attuale rispetto agli anni '50 è che oggi chi parte lo fa in modo definitivo. Nel passato c'era la consapevolezza che la permanenza all'estero fosse solo una fase transitoria nella quale ci si preparava al meglio al rientro. Viviamo un paradosso, i giovani vanno via per mettere la loro professionalità a disposizione di altri popoli e di altre nazioni, non dobbiamo però rassegnarci e pensare che questa sia una condizione irreversibile, c'è la necessità di comprendere che l'integrazione può essere una risorsa per il tessuto sociale”. Un punto di vista diverso quello del consigliere regionale Rosetta D'Amelio che ha trattato l'argomento in ottica femminile “Come è noto- ha detto- l'Italia in passato ha subito una forte ondata migratoria ed è altrettanto vero che si è distinta ovunque, i nostri compatrioti hanno portato la loro professionalità all'estero contribuendo all'arricchimento dei paesi ospitanti. Credo- ha spiegato- che dovremmo impegnarci nel recupero delle nostre radici e nella valorizzazione della nostra lingua che, in molte parti del mondo, è considerata fondamentale. Se fossimo in grado di approfondire questo aspetto potremmo farne un punto di forza per lo sviluppo del turismo e dell'economia, è una strada percorribile come ha dimostrato la visita degli argentini nelle scorse settimane. In questa particolare analisi fondamentale è la figura della donne che fungono da custodi della tradizione. La Campania è la regione con il più alto numero di immigrate questo dovrebbe farci riflettere sulla necessità di una diversa struttura di welfare che consideri l' importanza della politica dell'accoglienza e della solidarietà con particolare attenzione alle differenze di genere. Proprio ieri in Consiglio Regionale è stata discussa la legge che prevede il riequilibrio della rappresentanza, credo- ha spiegato la consigliera- che sia uno sforzo di civiltà da compiere per incentivare lo sviluppo di una società veramente democratica nella quale uomini e donne possano competere alla pari. Nel frattempo- ha aggiunto- stiamo assistendo, dopo 150 anni dall'unità, ad un fenomeno tragico che porta i cervelli migliori fuori dall'Italia impedendo loro il rientro”. E' stata Delfina Licata caporedattrice del rapporto a spiegare l'importanza di questo documento giunto ormai alla sesta edizione “Dal 2006 c'è stata una svolta- ha spiegato- abbiamo deciso di approfondire l'aspetto storico valutando come il 'diverso' molto spesso rappresenti una occasione di arricchimento e di confronto. Il maggiore flusso migratorio italiano attualmente riguarda il meridione mentre le mete preferite restano Stati Uniti e centro Europa.” Rilevante il dato che riguarda i giovani “Il 40% dei ragazzi intervistati tende, per studiare e per approfondire il percorso formativo, a spostarsi all'estero”. Coautore del rapporto Toni Ricciardi che ha spiegato l'importanza dell'immigrazione come viatico di sviluppo anche attraverso una proposta concreta” In questa sede- ha spiegato- potremmo iniziare a pensare alla creazione di un museo regionale dell'emigrazione che potrebbe diventare un faro per il turismo locale e nel contempo creare una sorta di identità condivisa”. Interessante il contributo di Franco Vittoria che insieme a Silvio Sarno ex presidente di Confindustria hanno posto l'accento sulle contraddizioni della realtà meridionale e nazionale: “In una società globalizzata- ha detto poi Sarno- è improprio parlare di emigrazione, lo straniero, mai come in questo forte momento di crisi, può rappresentare una risorsa lavorativa. E' indubbio che sia più semplice confrontarsi con una società che sia aperta e disponibile al confronto: queste comunità possono essere create solo lavorando intelligentemente sul tessuto territoriale. Un grosso contributo può arrivare dalla politica che dovrebbe creare le condizioni per sviluppare la collaborazione e la convivenza”. Una battuta anche dal Vescovo Alfano che ha raccolto la provocazione del giornalista Antonio Porcelli evidenziando quanto sia importante in questo mondo fatto di indignati e di disagiati, rinnovare la reale speranza “La Chiesa- ha dichiarato Mons. Alfano- dovrebbe essere al loro fianco con maggiore coraggio e partecipazione”. Anche Enzo De Luca ha voluto portare il suo contributo alla discussione evidenziando ancora una volta l'importanza dell'emigrazione come occasione di crescita e di confronto “Gli stranieri- ha spiegato- nel nostro territorio oltre a rappresentare una risorsa contribuiscono notevolmente ad aumentare il tasso di natalità che nella provincia di Avellino è bassissimo. Condivido e sostengo- ha concluso- l'idea del Museo credo che possa essere uno strumento importante per la valorizzazione del territorio e un luogo di interscambio tra famiglie per non disperdere la memoria e l'identità”
