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Scuola- Tagli alle dirigenze scolastiche, l'Alta Irpinia paga il deficit demografico

Il piano di ridimensionamento scolastico è all’ordine del giorno della giunta provinciale, che prevede numeri record in tutta il territorio, con un taglio del 45 per cento di dirigenze, e che coinvolge in particolar modo Atripalda e i comuni dell’Alta Irpinia. Obiettivo dell’assessore provinciale deputato, Girolamo Giaquinto, quello di ottenere una dilazione dei tagli, 41 per la precisione, in tre anni. Secondo la nuova finanziaria decretata dal Governo, l’anno scolastico 2012/2013 non vedrà solo tagli ma anche accorpamenti di nove istituzioni scolastiche e tre nuove istituzioni scolastiche superiori. Oltre agli istituti della città capoluogo, ormai noti, saranno due gli accorpamenti parziali: tra l’Istituto Comprensivo di Gesualdo con quello di Torella, per arrivare a 425 alunni, e l’Istituto scolastico di Sant’Angelo dei Lombardi con quello di Torella dei Lombardi. L’istituto comprensivo di San Sossio Baronia potrebbe essere accorpato con quello di Castelbaronia. Mentre quello di Calabritto con quello di Caposele. Quello di Taurasi andrebbe fuso con quello con l’Istituto comprensivo di Fontanarosa, mentre quello di Flumeri, conti alla mano, con quello di Sturno. L’istituto comprensivo di Vallesaccarda secondo il piano di ridimensionamento scolastico irpino andrebbe accorpato con quello di Vallata, per arrivare a contare 598 studenti. Mentre quello di Montefalcione con quello di Montemiletto e la scuola media di Atripalda con l’istituto comprensivo di Manocalzati. Per gli istituti superiori, saranno sette le nuove istituzioni scolastiche: due ad Avellino, a seguire a Baiano, Cervinara, Montella, Mirabella e Lacedonia. L’Irpinia conta ad oggi 123 i presidi scolastici e 17 reggenze; il taglio contemplato dalla finanziaria vorrebbe mantenere in vita gli istituti con una soglia minima di mille studenti, ed eliminare le strutture con numero di studenti inferiore a 500.
A pesare in maniera determinante sui tagli e ridimensionamenti delle dirigenze, il numero degli studenti, ridotti a causa di un vorticoso crollo demografico e di un crescente spopolamento dell’Irpinia d’oriente. In attesa dei dati dell’ultimo censimento Istat, a rafforzare la nostra tesi, i dati disponibili sull’indice di vecchiaia e quello di natalità relativo al 2009. Appoggiando la lente di ingrandimento sul bilancio demografico del comprensorio Alto Irpino, il solo comune del comprensorio che registra un saldo naturale positivo è Volturara Irpina, dove il numero dei nati è superiore ai decessi (+9). A supporto del bilancio demografico, inoltre, è emersa anche un’evoluzione di tipo antropologico: 1201 stranieri risultano residenti al primo gennaio 2009 nel comprensorio dei comuni afferenti alla Comunità Montana “Alta Irpinia”. Il dato potrebbe rivelarsi logico, rispetto alla mancanza di strutture deputate alla terza età, come residenze per anziani, case di riposo e case albergo. In realtà però, non si tratta del consueto esercito delle badanti, catalizzato dall’alto indice di vecchiaia, ma di intere famiglie che si sono stabilite nei piccoli paesi alto irpini, contribuendo notevolmente alla produzione agricola, alle costruzioni edili, e soprattutto al mantenimento delle scuole. In molti casi è proprio grazie ai figli delle badanti, di venditori ambulanti, di manovali nei cantieri edili che le scuole primarie evitano la chiusura. Il saldo naturale, proporzione fra nascite e decessi, risulta negativo in tutti i comuni, in particolar modo nei comuni di Calitri (-44), Sant’Angelo dei Lombardi (-36) e Lacedonia e Aquilonia (-23). Il numero dei decessi è nettamente superiore alla nascite, per cui non occorrerebbe una proiezione di lungo termine per ipotizzare la scomparsa di interi comuni. Cairano, 381 abitanti, già menzionato come comune al secondo posto nella classifica per l’indice di vecchiaia, ha registrato nel 2009 solo 3 nascite. Stesso andamento per Monteverde, che ha registrato 4 nascite e 19 decessi. Senerchia e Rocca San Felice occupano il terzo posto, con 6 nascite e 8 decessi. L’iscrizione dei bambini alla prima elementare fornisce senza dubbio un quadro esaustivo dello spopolamento. Negli anni precedenti, i comuni di Monteverde, Villamaina e Cairano hanno sostenuto una pluriclasse al posto di un istituto comprensivo o sezioni distaccate di altri paesi. Per l’anno scolastico 2010/2011 un nuovo equilibrio è stato stabilito: la scuola di Cairano è stata soppressa, e i 7 bambini frequentanti la scuola primaria di primo grado andranno a scuola a Calitri; uno dei 7 risulta essere straniero. A Monteverde sono solo 4 i bambini prossimi alla prima elementare, e anche qui è possibile rilevare la presenza di bambini stranieri. Conza della Campania anche quest’anno è riuscita a comporre una prima elementare, grazie all’accorpamento della scuola primaria di Castelnuovo di Conza, provincia di Salerno. Sono solo 6 i bambini residenti in paese a dover frequentare la prima. Incoraggianti invece le iscrizioni all’istituto comprensivo di Guardia Lombardi, che comprende anche le sezioni di Morra De Sanctis e Rocca San Felice; 11 iscritti a Guardia, 10 a Morra e 8 a Rocca. In tutti e tre i comuni sono presenti bambini stranieri, che seppure in numero esiguo sono determinanti per la sopravvivenza della scuola stessa. Il numero maggiore di iscrizioni si registra a Lioni, con 61 iscritti; a seguire Sant’Angelo dei Lombardi, con 42 iscrizioni, e Bisaccia con 28 iscrizioni. La presenza di stranieri è determinante ovunque. A Calitri risultano 35 residenti stranieri di età compresa fra zero e 18 anni, su un totale di 111 persone. Al terzo posto della classifica per numero di stranieri, il comune di Calitri, che ha senza dubbio avviato una politica di attrazione oltre i confini nazionali con il mercato immobiliare, addizionata al turismo della terza età. Al primo posto per numero di residenti stranieri il comune di Montella, con 198 iscritti, e a seguire Lioni, con 123 iscritti.
A pesare in maniera determinante sui tagli e ridimensionamenti delle dirigenze, il numero degli studenti, ridotti a causa di un vorticoso crollo demografico e di un crescente spopolamento dell’Irpinia d’oriente. In attesa dei dati dell’ultimo censimento Istat, a rafforzare la nostra tesi, i dati disponibili sull’indice di vecchiaia e quello di natalità relativo al 2009. Appoggiando la lente di ingrandimento sul bilancio demografico del comprensorio Alto Irpino, il solo comune del comprensorio che registra un saldo naturale positivo è Volturara Irpina, dove il numero dei nati è superiore ai decessi (+9). A supporto del bilancio demografico, inoltre, è emersa anche un’evoluzione di tipo antropologico: 1201 stranieri risultano residenti al primo gennaio 2009 nel comprensorio dei comuni afferenti alla Comunità Montana “Alta Irpinia”. Il dato potrebbe rivelarsi logico, rispetto alla mancanza di strutture deputate alla terza età, come residenze per anziani, case di riposo e case albergo. In realtà però, non si tratta del consueto esercito delle badanti, catalizzato dall’alto indice di vecchiaia, ma di intere famiglie che si sono stabilite nei piccoli paesi alto irpini, contribuendo notevolmente alla produzione agricola, alle costruzioni edili, e soprattutto al mantenimento delle scuole. In molti casi è proprio grazie ai figli delle badanti, di venditori ambulanti, di manovali nei cantieri edili che le scuole primarie evitano la chiusura. Il saldo naturale, proporzione fra nascite e decessi, risulta negativo in tutti i comuni, in particolar modo nei comuni di Calitri (-44), Sant’Angelo dei Lombardi (-36) e Lacedonia e Aquilonia (-23). Il numero dei decessi è nettamente superiore alla nascite, per cui non occorrerebbe una proiezione di lungo termine per ipotizzare la scomparsa di interi comuni. Cairano, 381 abitanti, già menzionato come comune al secondo posto nella classifica per l’indice di vecchiaia, ha registrato nel 2009 solo 3 nascite. Stesso andamento per Monteverde, che ha registrato 4 nascite e 19 decessi. Senerchia e Rocca San Felice occupano il terzo posto, con 6 nascite e 8 decessi. L’iscrizione dei bambini alla prima elementare fornisce senza dubbio un quadro esaustivo dello spopolamento. Negli anni precedenti, i comuni di Monteverde, Villamaina e Cairano hanno sostenuto una pluriclasse al posto di un istituto comprensivo o sezioni distaccate di altri paesi. Per l’anno scolastico 2010/2011 un nuovo equilibrio è stato stabilito: la scuola di Cairano è stata soppressa, e i 7 bambini frequentanti la scuola primaria di primo grado andranno a scuola a Calitri; uno dei 7 risulta essere straniero. A Monteverde sono solo 4 i bambini prossimi alla prima elementare, e anche qui è possibile rilevare la presenza di bambini stranieri. Conza della Campania anche quest’anno è riuscita a comporre una prima elementare, grazie all’accorpamento della scuola primaria di Castelnuovo di Conza, provincia di Salerno. Sono solo 6 i bambini residenti in paese a dover frequentare la prima. Incoraggianti invece le iscrizioni all’istituto comprensivo di Guardia Lombardi, che comprende anche le sezioni di Morra De Sanctis e Rocca San Felice; 11 iscritti a Guardia, 10 a Morra e 8 a Rocca. In tutti e tre i comuni sono presenti bambini stranieri, che seppure in numero esiguo sono determinanti per la sopravvivenza della scuola stessa. Il numero maggiore di iscrizioni si registra a Lioni, con 61 iscritti; a seguire Sant’Angelo dei Lombardi, con 42 iscrizioni, e Bisaccia con 28 iscrizioni. La presenza di stranieri è determinante ovunque. A Calitri risultano 35 residenti stranieri di età compresa fra zero e 18 anni, su un totale di 111 persone. Al terzo posto della classifica per numero di stranieri, il comune di Calitri, che ha senza dubbio avviato una politica di attrazione oltre i confini nazionali con il mercato immobiliare, addizionata al turismo della terza età. Al primo posto per numero di residenti stranieri il comune di Montella, con 198 iscritti, e a seguire Lioni, con 123 iscritti.